Lo avevano detto e lo hanno fatto. Il senatore Stefano Lucidi ed il consigliere regionale Andrea Liberati del M5S hanno depositato un’interrogazione parlamentare sulla questione dei veleni AST.
“Al Ministro – spiegano – chiediamo due cose: che si avvii una fase di analisi di tutta l’area industriale per verificare lo stato dei luoghi, poi una interpretazione preventiva della norma anche se a nostro giudizio la legge è estremamente chiara: se un’azienda causa un disastro ambientale e mentre esegue le proprie attività industriali ne trae profitti, allora questi ultimi possono essere confiscati e destinati alle bonifiche di quei luoghi”.
Ma i due pentastellati non si fermano qui.
“Data la gravità della situazione invieremo nelle prossime ore lo stesso testo anche alle procure per portare a conoscenza ufficiale anche la magistratura dei fatti relativi ai livelli di inquinanti riscontrati da ARPA Umbria e chiedere che intervenga immediatamente, con ogni mezzo a disposizione”.
Secondo Lucidi e Liberati i “livelli di veleni e inquinanti riscontrati da Ministero dell’Ambiente, Ispra e Arpa Umbria, sono assolutamente allarmanti e necessitano un intervento urgente.
Riferendosi all’Ast ritengono che “a nulla valgono le opposte giustificazioni dell’azienda, che adducono alla storia e al passato i livelli di inquinamento, perché come sempre accade si eredità tutto nel bene e nel male, quindi bonificare e restituire alla società è un onere che spetta agli attuali proprietari e anche in caso di cessione futura, questi oneri resteranno in capo all’azienda. Ed è per questi motivi – concludono Lucidi e Liberati – che chiediamo la restituzione dell’utile aziendale al territorio”.