La segretaria della Fiom-Cgil, Francesca Re David, ha visitato questa mattina, accompagnata dall’amministratore delegato Massimiliano Burelli, lo stabilimento di AST. Nel pomeriggio ha partecipato ad una assemblea dei lavoratori.
Il giudizio che ne ha ricavato la segretaria della FIOM è sostanzialmente positivo. “In un anno in cui il dato drammatico è quello degli incidenti sul lavoro – ha detto – qui vedo che c’è un investimento importante sulla sicurezza come vedo che c’è un investimento importante anche sull’ambiente, con un occhio al territorio.”
“Certo – ha aggiunto – si vive questa incertezza da tempo che riguarda la casa madre, la Thyssenkrupp, la mancanza di un piano industriale che non va oltre i 6 mesi , un anno, non dà certezze ai lavoratori né prospettive ad una azienda che fa prodotti di qualità. Noi rivendichiamo con più forza che c’è bisogno di arrivare a un assetto definitivo, a un piano industriale degno di questo nome, di almeno 4, 5 anni.”
“Siamo dentro una crisi ciclica dell’acciaio e la cassa integrazione riguarda un po’ tutti i produttori – ha precisato la Re David – ma quando c’è un annuncio di cassa c’è sempre preoccupazione, a maggior ragione solo un piano industriale fa capire se questa cassa è congiunturale o nasconde dell’altro.”
La segretaria della Fiom ha avuto un breve colloquio informale con l’amministratore delegato Burelli. Burelli ha ribadito che non si parla di vendita del sito né di dismissioni del sito.
“Quello che pensiamo noi è che non si sa quale è la prospettiva di Thyssen e poi l’assenza di certezze in Thyssen lascia in piedi tutte le preoccupazioni. Ci sono investimenti – anche secondo l’azienda – fatti solo in parte.”