Rispetto all’incontro romano con il ministro Urso danno un giudizio sostanzialmente diversi dalle organizzazioni sindacali sia la regione Umbria e che il comune di Terni.
La regione sottolinea quanto sostenuto dal ministro e cioè che ““Il polo di Terni rappresenta un tassello fondamentale del piano siderurgico nazionale. Il progetto e gli investimenti rafforzeranno il ruolo strategico del sito ternano, valorizzando una filiera industriale essenziale per l’autonomia produttiva del nostro Paese e per la transizione tecnologica ed ecologica dell’intero comparto”.
E poi quanto sostenuto dall’azienda che “ha presentato il proprio piano industriale, che prevede investimenti complessivi al 2028 per oltre 560 milioni di euro destinati all’elettrificazione dei processi e all’aumento dell’efficienza della produzione di acciaio inox, nonché investimenti per assicurare sicurezza e sostenibilità ambientale. Il Mimit contribuirà con un finanziamento a fondo perduto di circa 70 milioni di euro. Inoltre ha ribadito il proprio impegno al mantenimento dei livelli occupazionali, condizione imprescindibile per il proseguimento del confronto e per la sottoscrizione dell’accordo”.
“Per quanto riguarda la Regione Umbria – ha dichiarato la presidente Stefania Proietti – ci impegniamo sin da ora, attraverso una delle forme previste ai sensi di legge come il partenariato pubblico-privato, a utilizzare parte dell’energia finalizzandola a politiche industriali e di sviluppo della provincia di Terni. Nei prossimi giorni termineremo le verifiche di fattibilità tecnico amministrativa con i nostri uffici e con il gruppo Tecnico inter Direttore istituito con delibera di giunta dello scorso gennaio. Il punto sull’energia, unito alla volontà espressa dall’azienda di procedere ad un deciso percorso di decarbonizzazione della produzione, saranno gli elementi qualificanti dall’accordo che sarà firmato entro fine mese dopo anni di attesa.
La Regione Umbria insieme al Mimit è infatti impegnata dall’insediamento della giunta Proietti nella finalizzazione dell’Accordo di Programma, che definirà in modo puntuale gli impegni assunti dalle parti pubbliche e private. La firma è prevista entro il mese di maggio, e procederà al termine delle valutazioni sul piano industriale da parte del territorio e delle rappresentanze sindacali”.
Ancora più ottimista l’assessore allo sviluppo economico del comune di Terni, Sergio Cardinali: “È veramente presto per brindare, comunque finalmente si registrano segnali positivi sull’accordo di programma – ha commentato Cardinali – oggi al Mimit, in un contesto ufficiale, l’azienda ha finalmente presentato un piano industriale con investimenti per 550 milioni ai quali si aggiungeranno altri 60 di investimenti pubblici a fondo perduto. La dichiarazione dell’Ad Mario Caldonazzo a conclusione della riunione in cui afferma che gli investimenti previsti dal piano industriale andranno avanti a prescindere dalla data o meno di un accordo di programma.
Un piano industriale tutto impregnato sulla sostenibilità delle produzioni, in termini di economici, ambiente, sicurezza e innovazione tecnologica. Per la sigla dell’accordo di programma ancora da definire il tema dell’idroelettrico e della gara sulle concessioni del 2029 e il tema comunitario sull approvvigionamento dei rottami come materia prima necessaria alla riduzione della Co2 e della decarbonizzazione.
È sempre oggi è stato determinato che questo piano verrà portato a condivisione con il territorio, con una partecipazione finalmente ampia che coinvolgerà istituzioni e organizzazioni sindacali.
Si tratta di tre dati – piano industriale, Pef, costi energia e materie prime – importanti. Usciamo da una lunga fase di incertezza, da un percorso finora nebuloso, peraltro sovraccaricato da elementi non sempre pertinenti.
L’accordo di programma è una grande occasione per investire sulla transizione ecologica dell’azienda, affinché sia competitiva per i prossimi anni rispettando l’ambiente. Non può esserci azienda siderurgica europea che non affronti questa tematica, pena la sua cessazione nel breve e nel medio periodo. Il confronto sull’energia vedrà coinvolto il comune di Terni nel costituito gruppo di lavoro della Regione”.