Dubbi sull’inquinamento da Nichel in un pozzo interno della AST. Secondo i dati della ASL i livelli massimi consentiti sono stati superati.Non in base ai risultati dei prelievi effettuati dall’azienda che, in via cautelativa, ha sospeso i prelivi di acqua dal pozzo in questione.
IL COMUNICATO DI AST
Si comunica che nel corso dei controlli previsti per la verifica della potabilità delle acque di stabilimento (pozzi denominati P1sta e P2sta) i campioni prelevati dalla ASL hanno evidenziato nel pozzo P1sta, come comunicato dalla stessa ASL, dei valori di concentrazione del Nichel pari a 27,2 microgrammi/litro, superiore quindi al limite di potabilità, pari a 20 microgrammi/litro.
Si precisa che il campione prelevato da AST contestualmente al prelievo della ASL ha evidenziato valori di Nichel inferiori al limite di rilevabilità, che è di 2 microgrammi/litro; il valore rilevato da AST in questa occasione è perfettamente in linea con quanto riscontrato da anni nel corso dei controlli periodici sulle stesse acque, che non hanno mai evidenziato alcun superamento dei parametri di potabilità.
Anche in ragione del fatto che tali superamenti non sono mai stati riscontrati in precedenza, né tantomeno sul campione prelevato da AST contestualmente alla ASL, AST ha chiesto alla stessa ASL che vengano effettuati ulteriori nuovi campionamenti ufficiali.
In ogni caso AST ha da oggi interrotto, a scopo cautelativo, l’emungimento dal pozzo denominato P1sta e la conseguente distribuzione delle acque ai servizi di stabilimento, in attesa delle ulteriori analisi.