La procura tedesca di Essen ha autorizzato un regime di semilibertà per Harald Espenhahn e
Gerald Priegnitz, i due manager di Thyssenkrupp ritenuti corresponsabili dell’ incendio, che causò la morte di 7 operai a Torino, nel dicembre del 2007 e condannati a 5 anni di carcere per omicidio e incendio
colposo. La giustizia italiana li aveva condannati rispettivamente a 9 anni e 8 mesi di reclusione e 6 anni e 10 mesi. A darne notizia Radio Colonia, che cita la procuratrice Anette Milk.
“È previsto che i due condannati scontino la pena con il cosiddetto ‘ offener Vollzug’ “, dice la procuratrice. “Il
che significa che sono detenuti in un penitenziario, ma possono lasciarlo ogni giorno per andare a lavorare e devono tornare la sera”.
Entro un mese , comunque, dovrebbe partire per entrambi l’ esecuzione della pena, sempre secondo quanto riferisce la procuratrice.
L’ inchiesta puntò il dito sulle gravi lacune della sicurezza dello stabilimento, che era in via di dismissione per il
trasferimento degli impianti a Terni.
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Della notizia è stata informata la procura di Torino. Secondo quanto appreso dai giudici piemontese, però, il provvedimento di semilibertà per il momento è stato concesso solo ad uno dei due manager, probabilmente Priegnitz. Per l’altro, comunque, è solo questione di ore.
“Ci incateneremo a Roma. Andremo ad Essen. Qualcosa faremo. Devono dirci come è possibile questa cosa.” Ha detto Rosina Platì , madre di una delle vittime.
“Sono basito, devono ancora inventare un aggettivo per spiegare le sensazioni che sto provando ora. La notizia è inattesa quanto vergognosa.” Ha commentato, invece, Antonio Boccuzzi, collega delle vittime, sopravvissuto all’incendio.