Insoddisfacente.
Così hanno giudicato i sindacati il vertice di oggi su AST ak ministero dellos viluppo economico.
L’amministratore delegato di AST, Massimiliano Burelli, non ha presentato piani industriali ma linee guida su “occupazione, volumi produttivi, piano investimenti.”
A causa della difficile situazione dei mercati europeo e internazionale, Burelli ha confermato, per il prossimo biennio, una riduzione dei volumi produttivi.
I sindacati hanno ribadito di non condividere questo progetto dell’azienda alla quale hanno chiesto un incontro da svolgersi entro i primi giorni del mese di marzo e hanno altresì chiesto alla AST di non assumere alcun provvedimento prima di quell’incontro.
LA POSIZIONE DELLA FIOM CGIL
“Le linee guida illustrate oggi dall’azienda – hanno dichiarato Rosario Rappa, segretario nazionale, e Mirco Rota, coordinatore nazionale della siderurgia per la Fiom – riguardanti occupazione, produzione e investimenti non ci hanno convinto. Sia perché si riducono i volumi da produrre rispetto al vecchio piano, sia perché si riduce l’occupazione, con 68 esuberi tra i diretti e i 136 interinali, e sia perché non c’è chiarezza per quanto riguarda la qualità e l’efficacia degli investimenti.”
“Inoltre rimangono forti dubbi per quanto riguarda il proposito aziendale di procedere con alcune terziarizzazioni, ad oggi non specificate.”
“Abbiamo richiesto ad Ast – concludono Rappa e Rota – di poter avere un testo che riassuma le linee del piano industriale. È stato convenuto un incontro in sede ministeriale, che dovrebbe essere calendarizzato nella prima metà di marzo, nel quale l’azienda si è impegnata a produrre un piano industriale dettagliato.”
“Per evitare di trovarci davanti a situazioni sgradevoli – concludono Rappa e Rota -abbiamo chiesto al governo, che ha dichiarato di ritenere strategica l’azienda e la sua produzione di acciaio inox, di seguire direttamente la trattativa e all’azienda di non prendere iniziative unilaterali fino al prossimo incontro.”
Da parte sua il governo ha dichiarato la strategicità delle produzioni di Inox partendo dallo stabilimento di Terni. A seguito di questo si è impegnato a mettere in campo strumenti tecnici ed economici per efficienza innovazione ed ambiente