I due autori del libro, che ripercorre alcuni degli aspetti più significativi dell’illustre personaggio in concomitanza del centenario dalla morte, lo stanno presentando alle istituzioni umbre proprio per evidenziare il ruolo che ebbe agli inizi del secolo Augusto Ciuffelli nello sviluppo della nostra Regione.
Nato a Massa Martana nel 1856 e morto a Roma nel 1921,di umili origini, entrò giovanissimo nell’amministrazione dello Stato fino a diventare parlamentare ed importante uomo di governo. Fu infatti ministro delle Poste e Telegrafi, ministro dei Lavori Pubblici, e ministro dell’Industria e Commercio dal 1917 al 1919.
Augusto Ciuffelli, scrivono i due autori, fu molto impegnato nell’opera di modernizzazione del territorio umbro, diventando promotore della costruzione di nuove infrastrutture ferroviarie, come la Ferrovia Centrale Umbra e la Spoleto – Norcia. L’Umbria degli inizi del 1900 deve molto a questo “uomo venuto dal nulla” come lo definì Arturo Labriola, per cui il lavoro già iniziato da importanti studiosi anche umbri prosegue ora con l’impegno di due giornalisti appassionati di storia.