“Continua nella nostra regione il calo delle donazioni; le disponibilità sono inferiori alle soglie minime indicate dai servizi ospedalieri e, se persiste questo andamento, a breve potrebbero verificarsi stati di emergenza. Da qualche tempo si raccoglie meno di quanto i servizi consumano per dare una efficace assistenza a quanti ne hanno bisogno”.
E’ l’AVIS dell’Umbria a fotografare la situazione attuale per quel che riguarda le scorte di sangue, nella nostra regione.
Tale situazione, che si rileva da un po’ di tempo, è stata anche oggetto di discussione nella recente assemblea regionale – tenutasi lo scorso 10 ottobre ca a S. Maria degli Angeli – Assisi.
In quella sede l’AVIS ha rinnovato la richiesta all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto di un urgente incontro per concordare le strategie di intervento capaci di invertire l’andamento: occorrerebbero 40 donatori in più al giorno.
“Lo stato attuale della pandemia – sottolinea l’AVIS – non facilita la soluzione del problema, ma è troppo urgente per rinunciare ad una rinnovata azione organizzativa e gestionale dei Servizi. Prossimamente l’ospedale della Media Valle del Tevere verrà di nuovo destinato a degenti Covid come nel recente passato e, conseguentemente, verrà chiuso il Punto di Raccolta Fisso al quale afferiscono centinaia di donatori che dovranno recarsi in altre sedi per donare.
L’Avis rinnova l’invito ai propri donatori periodici perché continuino il delicato servizio di volontariato con consapevolezza e responsabilità per non far mancare agli ospedali di risorse vitali quali sono il sangue e suoi componenti. A quanti non sono ancora donatori, e sono nelle condizioni di farlo, è rivolto un invito ad effettuare la scelta di diventarlo: la donazione di sangue è una scelta di vita ed un progetto di salute”.