Ieri mattina la Commissione Giustizia della Camera dei deputati ha audito alcuni esperti in materia di legittima difesa fra i quali anche la giovane associazione UNAVI, la unione nazionale vittime reati violenti, rappresentata dal coordinatore della regione dell’Umbria, l’avvocato Massimo Proietti.
Sostanzialmente favorevole all’impianto della legge, l’avvocato Proietti ha sostenuto che l’UNAVI “valuta con grande favore le proposte di inasprimento di pena per quanto riguarda le violazioni di domicilio, furti in abitazioni, furti con strappo, rapine. La libertà condizionale della pena – ha sottolineato il legale – deve essere limitata o subordinata al risarcimento del danno”.
“L’interesse dell’UNAVI alla modifica della legge sulla legittima difesa – ha aggiunto il legale – nasce dall’esigenza di tutelare il cittadino perché purtroppo la gran parte delle vittime dei reati intenzionali violenti lo sono di reati predatori ovverosia persone che hanno subito gravi aggressioni in casa e rapine per cui si rientra proprio in quella parte della modifica dell’articolo 52 della legge che è quello sulla legittima difesa domiciliare”.
In questo contesto le proposte che l’associazione ha suggerito, sperando che vengano recepite sono: specificare che chi compie un atto di legittima difesa possa farlo con un’arma legittimamente detenuta, o altro mezzo idoneo; lo possa fare anche quando i malviventi non sono entrati fisicamente in casa ma stiano scardinando gli ingressi; si consideri la giusta proporzionalità fra la difesa e l’offesa, la manifesta non sproporzione fra la difesa e l’offesa – ha precisato l’avvocato Proietti – andrebbe ad evitare gravi problematiche in fase processuale”.
“L’ultima considerazione che l’UNAVI ritiene di fare – ha detto ancora l’avvocato Proietti – è quella relativa alle richieste dei risarcimenti dei danni da parte dei soggetti che sono rimasti danneggiati o lesi a seguito dell’esercizio della legittima difesa. E’ un problema che può esporre chi si trova in condizioni di legittima difesa a importanti azioni risarcitorie. Su questo punto il nostro pensiero è che non dovrebbe essere ritenuto responsabile chi cagiona un danno, anche alla persona, per legittima difesa di sé o altri.Infatti, negli ultimi due anni, come associazione, ci siamo trovati a difendere persone che hanno dovuto fare fronte a importanti richieste risarcitorie, da parte delle vittime della loro azione di difesa”.
L’avvocato Proietti ha espresso grande soddisfazione da parte dell’UNAVI perché questa convocazione alla Commissione giustizia della Camera rappresenta un importante riconoscimento per una associazione che è nata soltanto due anni fa. “Ora ci auguriamo che le nostre proposte di modifica vengano recepite nella legge”.