Un’azione collettiva contro il Servizio Idrico Integrato di Terni. La sta organizzando l’associazione Codici a tutela di cittadini e consumatori, circa 30.000, che un paio di mesi fa si trovarono all’improvviso nell’impossibilità di utilizzare acqua. L’avvocato Massimo Longarini responsabile regionale dell’associazione Codici – insieme a Niccolò Francesconi Presidente Regionale dell’Associazione Earth e ad Alessio Zenone Responsabile Provinciale dello Sportello del Consumatore AIACE – durante la conferenza stampa di presentazione delle azioni che intendono intraprendere, hanno spiegato come ci sia stata poca trasparenza in seguito all’ordinanza con cui il Sindaco di Terni dispose il divieto totale di utilizzo per acque destinate al consumo umano, per la preparazione dei cibi e bevande e per gli altri usi domestici nonché dalle imprese di qualunque genere per la somministrazione all’utenza, in conseguenza dei rilievi effettuati dalla USL Umbria 2 che hanno accertato la non-conformità dell’acqua ai parametri di legge. Il divieto, lo ricordiamo, coinvolse le zone di Borgo Rivo, Campitello, Gabelletta, Acquavogliera, Cesi, Campomaggiore e il Condotto del Comune di Terni. L’Associazione Codici, quindi, ha deciso di effettuare una class action con tutti gli interessati. Per partecipare è sufficiente compilare un modulo scaricabile dal sito nazionale dell’Associazione Codici e sottoscrivere la tessera al costo di 5 euro. Questo, hanno assicurato, è l’unico costo che i cittadini si troveranno a sostenere.