Suscitano ancora reazioni le parole scritte Bandecchi in un post sui bambini di Gaza.
“Le parole del sindaco Bandecchi che siamo stati costretti a leggere sui social non sono solo sconcertanti, sono una ferita profonda per la nostra comunità e per chi crede nel valore delle istituzioni – scrive la consigliera regionale del Pd Maria Grazia Proietti – Ridicolizzare la morte di migliaia di bambini, insinuare oscenità sulle bambine di Gaza, trasformare il dolore di un popolo in un insulto gratuito e in una provocazione da bar non è libertà di parola, è un oltraggio all’umanità.
Non si tratta di un episodio isolato, ma di un modo di intendere il potere che calpesta la dignità delle persone e banalizza tragedie che il mondo intero sta cercando di fermare. Quando chi ricopre una carica pubblica si permette di dire che i bambini uccisi non sono mai esistiti, oltre a mancare di rispetto a migliaia di famiglie in lutto, mostra di non avere coscienza di ciò che significa rappresentare una comunità. Non si possono usare parole così violente e disumanizzanti senza assumersi la responsabilità di ciò che provocano.
Il sindaco Bandecchi, nelle funzioni del suo ruolo, dovrebbe essere il primo garante del rispetto e del dialogo, e invece da sempre sceglie la via dell’insulto, della provocazione, dello scontro permanente. Ma qui siamo davanti a qualcosa di più grave, un attacco frontale ai valori costituzionali. L’articolo 54 della nostra Costituzione parla chiaro: chi ricopre funzioni pubbliche deve esercitarle con disciplina e onore. Non c’è onore in chi dileggia i morti, non c’è disciplina in chi usa le istituzioni come palcoscenico per offendere. Chi usa la propria carica per insultare, per dividere, per banalizzare il dolore, dimostra di non esserne degno. Per il bene della città, dell’intera comunità e per il rispetto delle vittime, chi non è in grado di onorare il proprio ruolo dovrebbe farsi da parte”.
“In qualità di consigliere comunale e capogruppo del Gruppo Misto, privo di appartenenza partitica ma profondamente consapevole della responsabilità istituzionale che mi lega alla cittadinanza e ai valori fondamentali della nostra Repubblica, sento il dovere di esprimere una ferma e indignata condanna nei confronti delle recenti dichiarazioni del Sindaco Stefano Bandecchi sulla tragedia umanitaria che sta colpendo, in modo drammatico, i bambini di Gaza.
Le parole pronunciate, intrise di un linguaggio disumano e offensivo, di fronte a una realtà che ci raggiunge ogni giorno attraverso immagini strazianti e crudeli, mi hanno provocato un profondo senso di disagio e incredulità”. Lo scrive in una nota Roberta Trippini, capogruppo del Gruppo Misto a palazzo Spada, ex Alternativa Popolare.
“Le recenti affermazioni del Sindaco Bandecchi, moralmente inaccettabili, rappresentano l’ennesima conferma che la mia decisione è stata non solo giusta, ma necessaria- aggiunge Trippini – Da cittadina, da rappresentante delle istituzioni, ma soprattutto da donna e da madre, sento che si è superato un punto di non ritorno. Un punto che mi lascia profondamente delusa e amareggiata ma comunque decisa nel continuare il mio impegno per la mia amata Terni, sicura di rappresentare tutti quei concittadini che come me sentono profondo sdegno, dolore e costernazione, senza ideologia partitica che tenga, ma che hanno a cuore la volontà di unirsi tutti nella salvaguardia e nel rispetto di piccoli esseri umani innocenti”.
“Azione – si legge in una nota a firma del segretario provinciale Michele Pennoni – condanna con decisione le ennesime parole scioccanti del sindaco di Terni, espresse sui social media riguardo al conflitto israelo-palestinese, parole che spostano in avanti il confine dell’ignominia di cui speravamo aver toccato il limite.
Non c’è dubbio che Hamas sia un’organizzazione terroristica tra le più terribili della storia, che persegua i suoi fini criminali e non l’interesse del popolo palestinese, e non c’è dubbio alcuno che vada eliminata. Non c’è altrettanto dubbio che nella Striscia di Gaza si stia perpetrando una violenza sproporzionata e inaudita da parte del governo Netanyahu e della sua componente più estremista, contro cui protestano gli stessi cittadini israeliani. Questa violenza sta causando ormai da tempo morte, dolore e atrocità che purtroppo non si arrestano, al punto che persino l’ONG Medici Senza Frontiere ha annunciato che sospenderà le sue attività nella città di Gaza a causa dell’aumento delle azioni militari israeliane nell’area.
Non ci si può nascondere fingendo di parlare nell’interesse di qualcuno, utilizzando parole da cui trasuda solo disprezzo. Non si può parlare di esseri umani e bambini uccisi e abusati con termini talmente cinici e brutali.
Questa città – scrive Pennoni – ha conosciuto, come altre e più di altre, le atrocità della guerra e rifiuta che si parli con tale sprezzante indifferenza di violenza e di vite umane, con assoluta mancanza di rispetto. Un rispetto che qualsiasi individuo deve nei riguardi di una situazione tanto drammatica, che deve alle popolazioni coinvolte, e che tanto più deve un rappresentante delle istituzioni.
Terni e la sua provincia vantano storicamente abitanti che hanno fatto della solidarietà reciproca tra genti e popoli, e della propria sensibilità e umanità, un fiore all’occhiello. Non meritano un sindaco, nonché presidente della provincia, che ha reso famigerato il nome di Terni in Italia. Basta con questa vergogna”.