Prima dell’ultimo step, quello dell’offerta economica, è arrivato lo stop della commissione di Palazzo Spada alle due ATI (Associazione Temporanea di Impresa) in corsa per aggiudicarsi il bando per la gestione dei servizi alla Cascata delle Marmore.
La commissione contesta alle due ATI la composizione “verticale” e non “orizzontale” ovverosia nel primo caso c’è una capofila e poi altre aziende che si impegnano ognuna nel proprio campo specifico; nell’ATI “orizzontale” , quello che vuole la commissione, tutte le aziende sanno fare tutto. Pertanto le ha entrambe escluse dal bando.
Una richiesta, questa della commissione, indubbiamente difficile da soddisfare.
Sarebbe interessante sapere se anche nel precedente bando, quello che ha visto l’assegnazione a Vivaticket per 6 mesi (in corso) dell’assegnazione dei servizi della Cascata c’era la medesima specifica richiesta.
Le due ATI che avevano partecipato al bando sono quelli formate da ALIS, ACTL, Miralago, L’et’s Travel e Tibi da una parte e Vivaticket, Troiani, Montemeru e Didasko dall’altro.
C’è da dire che questa ultima ATI, nei giorni scorsi – a quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero – non avrebbe presentato una offerta economica.
La capofila ALIS ha già presentato una richiesta di accesso agli atti e sicuramente presenterà un ricorso al TAR, avverso la decisione presa dalla commissione di Palazzo Spada.