Il Tribunale del riesame ha ripristinato, per 60 giorni, gli arresti domiciliari per l’ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini per l’inchiesta sui concorsi pilotati all’ospedale di Perugia. I giudici hanno, infatti, annullato l’ordinanza con la quale il 19 aprile il gip aveva revocato la misura cautelare. Il tribunale ha così accolto l’impugnazione del provvedimento da parte dei pubblici ministeri ritenendo sussistente il rischio di un possibile inquinamento probatorio. Il provvedimento non è comunque subito esecutivo potendo essere impugnato in Cassazione dalla difesa dell’ex assessore dopo il deposito delle motivazioni per le quali il Tribunale si è riservato 45 giorni.
Agli arresti domiciliari rimane, invece, l’ex segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci indagato nell’ambito della stessa inchiesta. Il gip ha respinto un’istanza di revoca della misura cautelare avanzata dalla difesa del politico. Bocci ieri è stato interrogato su sua richiesta dal gip sostenendo di non avere mai chiesto le tracce delle prove scritte dei concorsi e di non averle quindi fornite ad alcuno.