“Abbiamo deciso di promuovere questa petizione poiché fra siti siderurgici solo Terni è fuori dall’estensione fino al 2003 dei benefici per chi ha lavorato a contato con l’amianto”.- Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa, il segretario provinciale della FISMIC, Giovacchino Olimpieri.
“E’ paradossale, inoltre, che i benefici riguardino anche il sito di Acciai Speciali Terni di Torino che è stato chiuso e i cui lavoratori sono stati trasferiti a Terni.”
Sono stati oltre 2 mila i lavoratori di AST che hanno firmato la petizione.
“Il nostro lavoro finisce domani – ha precisato Olimpieri – quando consegneremo la petizione al ministero del Lavoro. Dopo si dovranno impegnare coloro che rappresentano la politica e le istituzioni, in questo territorio.”
A Terni sono circa 150 i lavoratori interessati a una eventuale estensione dei benefici sull’amianto. L’ultimo scivolo è datato 1992.
“Sanare questa ingiustizia – aggiunge Olimpieri -offre la possibilità di aumentare l’estensione a oltre il 2003.In questo senso faccio riferimento al decreto della presidenza del consiglio del settembre 2017 nel quale è stata estesa la bonifica al sito di Taranto dell’ILVA, fino al 2023. Anche perché tutti sappiamo anche alla AST, dopo il 1992 sono state effettuate oltre 100 bonifiche, l’ultima qualche mese fa.”
“Questo è l’ultimo treno – ha concluso Olimpieri – politica e istituzioni, visto anche che siamo in periodo pre elettorale , facciano la loro parte”.