Il prezzo dei carburanti continua a crescere.
Stando alle analisi del Codacons la benzina ha sfiorato la scorsa settimana la soglia psicologica dei 2 euro al litro, attestandosi a una media di 1,997 euro, il gasolio vola a 1,924 euro, con un incremento in appena 4 mesi del +10,5% per la verde e addirittura del +16,6% per il diesel.
Rispetto a maggio 2023 un pieno di benzina costa oggi agli automobilisti 9,5 euro in più, pari a +228 euro all’anno a famiglia ipotizzando due pieni al mese, mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 13,7 euro, ossia +329 euro all’anno a famiglia.
Secondo il Codacons questi dati evidenziano che il bonus benzina allo studio del Governo non rappresenta una soluzione adeguata all’emergenza carburanti. L’unica strada percorribile è quella di un taglio alle accise su benzina e gasolio, sfruttando l’extragettito Iva per ridurre la tassazione e determinare una discesa immediata non solo dei prezzi alla pompa, ma anche di quelli dei prodotti trasportati.
A Terni il prezzo della benzina, anche nei distributori di città ha raggiunto i 2 euro.
Secondo il presidente della UNEM (Unione Energie per la Mobilità) Gianni Murano, da qui alla fine dell’anno la produzione sarà contenuta e la domanda in crescita. Per cui è lecito attendersi ulteriori aumenti.
QUANDO L’ATTUALE PREMIER, GIORGIA MELONI, CHIEDEVA, NEL 2019, L’ABOLIZIONE DELLE ACCISE SULLA BENZINA. IN CARICA, ALLORA, C’ERA IL GOVERNO 5 STELLE-LEGA GUIDATO DA GIUSEPPE CONTE