Questa mattina i sindacati di categoria, territoriali e nazionali, hanno esposto la situazione dell’istituto Briccialdi dapprima alla conferenza dei capigruppo, quindi sono stati ascoltati in 2^ Commissione.
“Ciò che tiene in vita l’istituto Briccialdi è la convenzione fra il Comune di Terni e l’istituto stesso; sono ormai due anni che la convenzione è scaduta e il regolare funzionamento dell’istituto è a rischio per mancanza di finanziamenti”.
Lo ha affermato Marco Ciamacco, responsabile nazionale UIL per la ricerca , università, alta formazione artistica e musicale. “Senza la convenzione – ribadisce Ciamacco – l’istituto cesserebbe immediatamente ogni attività”.
L’audizione in 2^ Commissione è stata interlocutoria. Un nuovo incontro è previsto fra 15 giorni difronte alla 2^ e 3^ commissione. “C’è una delibera di dicembre – afferma il Presidente della 2^ commissione, Francesco Filipponi – che prevede uno stanziamento massimo, per il 2016, di 800 mila euro, dopo di che, in un punto specifico della delibera, si preadotta un protocollo di intesa triennale 2016/2018; la stessa delibera proroga per la sesta volta la gestione dei rapporti fra il Comune di Terni e l’istituto Briccialdi, pone un vincolo di spesa, massimo di 800 mila euro rispetto al milione 350 mila euro del 2015.
L’istituto Briccialdi può contare su un finanziamento del Ministero dei beni culturali che sfiora i 340 mila euro e, per quel che riguarda il 2015 anche su quello regionale che è pari a 200 mila euro (e si spera che vada a regime). Questi finanziamenti, cui dovrebbero aggiungersi gli 800 mila euro del Comune di Terni, sarebbero sufficienti per tenere in vita il Briccialdi; il totale infatti porterebbe alla somma di 1 milione 350 mila euro, che è quella investita dal solo Comune di Terni, per il 2015.
“Inoltre – aggiunge Filipponi – è stato chiesto un impegno maggiore alla fondazione Carit “.
In 2^ Commissione verranno ascoltati gli assessori al Bilancio e alla Cultura, Piacenti D’Ubaldi e Armillei.
Un momento di tensione, questa mattina, si è verificato durante l’intervento di Tommaso Dionisi (CGIL), difronte ai capigruppo del consiglio comunale , che lamentava la scarsa sensibilità dimostrata dalla politica nei confronti dei problemi del Briccialdi. Dionisi è stato immediatamente stoppato dal presidente del consiglio comunale, Giuseppe Mascio e Filipponi sottolinea: “non è affatto vero, in Commissione la questione Briccialdi l’abbiamo già affrontata due volte, ad aprile e dicembre e anche il fatto di riconfermare una posta di bilancio di 800 mila euro in un momento in cui si fa economia su tutto mi sembra un segnale importante posto che per loro non è risolutivo dei loro problemi ma è un segnale importante che diamo nei loro confronti”.
Dionisi , nel suo intervento difronte ai capigruppo di Palazzo Spada, ha chiesto che “il Comune faccia di tutto per evitare la chiusura del Briccialdi , l’istituto – ha ribadito – ha necessità di avere un finanziamento sicuro”.
Tutto ciò nella speranza di una statizzazione dell’istituto che non si sa (se avverrà) entro quanto tempo si verificherà “visto che negli ultimi 15 anni ne sono stati statizzati tre”.