La vicenda è quasi surreale. Si può licenziare un dipendente perché pubblica uno screenshot in cui invita i suoi amici a vedere una fiction in Tv, aggiungendo però un termine, assassini? La risposta è sì ed è ciò che è capitato a a Riccardo Cristello dipendente della ex Ilva di Taranto passata nelle mani di Arcelor Mittal.
Il post in questione è stato giudicato dall’azienda lesivo e minaccioso. Per il lavoratore dapprima era scattata la sospensione e ieri, dopo 8 giorni, è arrivato il licenziamento.
Lo abbiamo accennato nella nostra rubrica dedicata agli ascolti in Tv:
Ascolti Tv: Ferilli contro l’acciaieria e all’ex Ilva di Taranto la proprietà licenzia un dipendente per un post pro-fiction
La vicenda, ovviamente , ha creato scalpore e provocato l’intervento del governo che, attraverso il ministro del lavoro Andrea Orlando, ha chiesto chiarimenti all’azienda. Il ministro lo ha fatto telefonando direttamente all’amministratore delegato che , come si sa, è l’ex amministratore delegato di Acciai Speciali Terni, Lucia Morselli. La Morselli, in fretta, ha fatto sapere di aver già mandato al ministro quanto richiesto ma al ministero non la pensano alla stessa maniera. Quanto fornito “non rappresenta e non esaurisce la richiesta di chiarimento rivolta al management dell’azienda”. Dunque, a Roma si aspettano ben più dettagliate motivazioni.
Immediata la controreplica della Morselli che si dice “pronta a ricevere ogni ulteriore richiesta di informazioni e chiarimenti da parte del governo in merito al licenziamento del lavoratore”.
Da più parti del mondo politico, è stato chiesto ai ministri Orlando e Giorgetti di intervenire più energicamente nei confronti di Arcelor Mittal. Il verde Bonelli annuncia un esposto alla Corte europea di giustizia. Per Francesca Re David, segretario della CGIL, il licenziamento è “inaccettabile e surreale”.
Da parte sua, Riccardo Cristello, 45 anni, sposato con 2 figli, gli ultimi 21 anni trascorsi all’interno dell’acciaieria, si augura che “questo rumore faccia tornare l’azienda sui suoi passi”. Morselli che ha perdonato un altro lavoratore che era stato sospeso, per lo stesso motivo, insieme a Cristello. Questo secondo lavoratore ha però chiesto scusa e così se l’è cavata con soli 5 giorni di sospensione dal lavoro. Per Cristello l’azienda ha invece invocato la “giusta causa”.
Tutto questo, come scrivevamo all’inizio è nato da un post che invitava a vedere su Canale 5 la fiction “Svegliati amore mio” in cui si faceva riferimento alle morti provocate dall’inquinamento ambientale di una acciaieria in quartiere specifico della città. Tutti hanno pensato all’acciaieria di Taranto e al quartiere Tamburi anche se Ricky Tognazzi e Simona Izzo che hanno firmato la regia della fiction non hanno mai confermato pubblicamente che si trattasse effettivamente della ex Ilva, l’acciaieria Ghisal della fiction.
Lucia Morselli è stata protagonista di una stagione caldissima a Terni quando ha assunto il comando della Acciai Speciali. Sono rimasti nella storia del sindacato e dei lavoratori ternani i 36 giorni di sciopero che hanno bloccato, oltre la fabbrica, l’intera città e spaccato l’Italia in due quando centinaia di operai ternani invasero il tratto di autostrada nei pressi del casello di Orte. Riunioni infinite a Roma, scontri con la polizia nella Capitale. Fino a quando la notte del 3 dicembre del 2014 fu trovato l’accordo sugli esuberi e sugli investimenti. Morselli rimase alla guida di Acciai Speciali Terni fino alla fine di marzo 2016.