Purtroppo la storia si ripete!
Era successo quest’inverno che la società del calcio a 5 femminile attraversasse un periodo scuro della sua storia a livello economico, ma con l’intervento di D’Orto la situazione fu sanata e si potè continuare a giocare in Coppa e in campionato.
Ora a stagione terminata, con lo scudetto che ha preso un’altra strada ma con le rossoverdi capaci di approdare alle semifinali, la consegna delle chiavi della società di Bruno Bevilacqua al sindaco e all’assessore allo sport riapre una profonda crisi che mette in serio pericolo la sopravvivenza del sodalizio rossoverde al femminile.
Rischiano di andare in fumo due scudetti, di veder cancellata una storia che partita dopo partita, campionato dopo campionato ha portato il calcio a 5 in rossoverde ad essere uno dei più apprezzati in Italia a livello di gioco e di risultati e il più ammirato sul piano del tifo.
Al momento non se ne vede una via di uscita, gli imprenditori ternani non sembrano avere a cuore lo sport locale, salvo apprezzarlo quando apporta liquidità nelle casse societarie come accade in occasione delle grandi manifestazioni sportive che vengono organizzate nel territorio con buoni ritorni economici, fantasiose ipotesi di rilevare la società ventilate nei mesi scorsi sono risultate una ” bufala ” e il grido di aiuto lanciato da Bruno Bevilacqua non è stato raccolto ancora da alcuno.
E pensare che i tempi sono davvero stretti per raddrizzare la situazione. Si, perchè l’unica giocatrice legata alla società, escluse naturalmente le più giovani cresciute nel settore giovanile, da un contratto biennale è Vanessa mentre tutte le altre saranno libere di accasarsi altrove. Il mercato è aperto e tutte le migliori giocatrici non tarderanno ad accasarsi e, quindi, la Ternana già parte con un grosso handicap non sapendo cosa fare, non conoscendo il proprio futuro non potrà allestire al momento il proprio organico.
E poi c’è il termine ultimo per l’iscrizione che è fissato al 13 luglio; tante le formalità da sbrigare e, soprattutto, tanti gli impegni economici a cui far fronte. Basteranno 40 giorni o poco più per mettersi in regola e trovare le garanzie necessarie per iscriversi al prossimo campionato?
Non farlo sarebbe uno smacco per il passato della società, ma soprattutto per Terni che rischia di perdere uno dei gioielli a livello sportivo che faticosamente è stato costruito nel corso degli anni e che ha prodotto due scudetti, una supercoppa, 4 finali scudetto. Un passato così brillante in Italia poche società lo possono vantare.
Nei giorni scorsi c’è anche chi si è appellato ed augurato un ingresso di Stefano Bandecchi nella compagine societaria, ma ad oggi non c’è stata alcuna risposta ufficiale. A meno che nelle segrete stanze delle istituzioni comunali ci sia stato qualche incontro teso a convincere lo staff dell’imprenditore livornese ad impegnarsi anche nel calcio a 5. Quello della Ternana Femminile.
Ipotesi suggestiva, ma che al momento resta tale anche se i tifosi sperano ardentemente in una soluzione di questo tipo.
Mai dire mai!