Continua la trasformazione del Gruppo Terni Energia. Ora, lo comunica ufficialmente la società, passerà la mano rispetto a due impianti situati nell’interno dello stabilimento di Nera Montoro: quello di biodigestione e l’altro di distruzione dei pneumatici fuori uso. La chiusura dell’operazione è prevista per la fine dell’anno. Al momento la proprietà degli impianti è di Algowatt, che fa parte del perimetro di Terni Energia: incasserà 5,2 milioni di euro. Ad acquistare sarà un’azienda in forte crescita, la Buttol, che come si dice, ha garantito la funzionalità e l’occupazione, che prevede una quindicina di addetti. Tra l’altro l’impianto di biodigestione è in comproprietà con l’Asm e “lavora” la fazione umida di tutti i rifiuti urbani della provincia di Terni. Con questa operazione termina, almeno nell’aspetto più rilevante, la presenza di Terni Energia e di società collegate ad essa, all’interno dello stabilimento di Nera Montoro, che era stato venduto da Eni proprio nella speranza che ridiventasse un hub di creatività e sviluppo industriale, cosa che per un certo pericodo è realmente accaduto. Rimane adesso di capire quale sarà il destino di quell’area che è superbamente infratrutturata e che potrebbe dare tanto in termini di occupazione ma che rischia, se non interverranno miracoli di essere conquistata dalle erbacce. Le istituzioni stanno fissando un appuntamento con Buttol, per capire quali saranno le strategie di crescita di questa azienda che, stando ai comunicati, sempre sibillini, si sostituirà a Terni Energia. La Buttol originaria di Belluno ha impianti ecologici soprattutto in Campania.