“Con questo tempo, dopo 2 ore di acqua c’era ancora gente che è rimasta per vedere i Carri; quindi, questo è il segno che il Cantamaggio sta nel cuore dei ternani , è una manifestazione che non può morire.”
Lo afferma il Presidente dell’Ente Cantamaggio, Omero Ferranti, che abbiamo raggiunto al termine della sfilata dei Carri alla quale ha assistito dal palco in Piazza Europa, munito di ombrello per ripararsi dalla pioggia battente.
“E’ stata una edizione all’insegna della prospettiva , della speranza, del futuro – ha sostenuto Ferranti – i 5 Carri sono un punto di ripartenza; c’era un grande artista che alcuni anni fa ricominciava da 3, noi ricominceremo da 120”.
Quella di ieri, infatti, è stata l’edizione numero 120 del Cantamaggio ternano.
Ferranti, poi, ha voluto sottolineare la vicinanza e l’impegno dell’amministrazione comunale per sostenere il Cantamaggio: “devo dire che c’è stato un grande impegno delle istituzioni; fra tutte le manifestazioni che ci sono a Terni le uniche due che il Comune finanzia sono il memorial D’Aloja (manifestazione internazionale di canottaggio a Piediluco, n.d.r.) e questa del Cantamaggio”.