“La bozza di accordo inviata all’assessore non è stata sottoscritta dal Comune di Terni che, allo stato, non ha neanche trasmesso la delibera con la quale i denari necessari per l’acquisito dei testi sarebbero stati stanziati. Si ribadisce, perciò, che allo stato non vi sono certezze circa il pagamento delle cedole da parte del Comune di Terni che ha vieppiù ritenuto opportuno non assumere un atto di impegno in tal senso. Stante la situazione , pertanto, le aziende mie assistite , anche alla luce della impossibilità di essere liquidate dei propri crediti maturati per l’anno 2017, non hanno le disponibilità finanziarie per procedere all’acquisto dei libri per le scuole elementari che poi vengono ritirati dalle famiglie previo rilascio di cedole librarie.”
A scriverlo è l’avvocato Massimo Longarini che rappresenta le librerie che dovrebbero fornire i prodotti alle famiglie i cui figli frequentano la scuola primaria.
La vicenda, in realtà sembrava essersi sbloccata l’altro ieri quando l’assessore Alessandrini aveva comunicato con una nota sul sito istituzionale
“In merito all’effettivo pagamento dei libri di testo per le scuole elementari intendo rassicurare che i fondi per il finanziamento dell’anno scolastico 2018-2019 sono già stati stanziati dall’amministrazione comunale e impegnati dalla direzione scolastica per un importo di 170 mila euro. Come previsto e come già reso noto da questa amministrazione il rimborso sarà effettuato una volta riconsegnate le cedole, debitamente compilate. Pertanto più celermente avverrà la riconsegna delle cedole debitamente compilate quanto prima l’Amministrazione provvederà al rimborso”.
L’avvocato Longarini ricostruisce, poi, la vicenda
“In data 06 agosto 2018 presso gli Uffici del Assessorato alla Scuola del Comune di Terni si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato l’Assessore Valeria Alessandrini, un Funzionario comunale, la Confcommercio di Terni, tutti i miei assistiti ed il sottoscritto. Tale incontro è stato organizzato quale risposta alla precedente mia del 26 luglio 2018 con cui era stata sollecitata una soluzione alle difficoltà finanziarie riscontrate dai miei clienti per procedere all’ordine dei libri di testo per le scuole elementari per l’anno scolastico 20182019. L’auspicio alla luce del quale i miei patrocinati si sono attivati era che la tempestività di un accordo avrebbe evitato problemi a tutti, studenti, librerie , Comune. Di buon grado si è perciò accettato il confronto che si è concluso con la condivisa convinzione di tutti i presenti che la determinazione dirigenziale numero 1936 del 28/06/2018 (all.1) non avrebbe garantito ai miei clienti il pagamento dei libri . Il testo della delibera in effetti è il seguente: “… 2. di dare atto, altresì, che la spesa di € 170.000,00 trova copertura nei fondi del Bilancio 2018, in via definizione, al Cap. 980 del C.C. 1174, Conto Finanziario U.1.04.02.05.999, Impegno da assumere…” Alla luce di ciò, sempre di comune accordo, si era stabilito, di predisporre un atto di obbligo a carico del Comune di Terni nei confronti dei titolari di Librerie. La bozza di accordo è stata trasmessa dal sottoscritto all’Assessore Alessandrini in data 08 agosto 2018. La descritta condotta è stata guidata dalla volontà, condivisa, di definire in termini concertati il problema dei libri di testo delle elementari; tanto più che il clima era sereno e lo stesso Assessore Alessandrini si era messo a disposizione trasmettendo all’uopo al sottoscritto il proprio numero di utenza cellulare. Nel periodo intercorso tra l’8 ed il 21 agosto il sottoscritto , in via privata, ha perciò sollecitato la Dr.ssa Alessandrini a dare una risposta all’invio della bozza di scrittura. La risposta del 18 agosto 2018 , cortese, è stata che: “… ieri ho chiesto di inviare e mail, anche se molti dipendenti sono in ferie. Lunedì in mattinata provvedo e le faccio sapere. Buon weekend….” Lunedi’ 21 agosto 2018, in riscontro ad un ulteriore sollecito in termini privati (proprio per rispondere alle preoccupazioni dei miei clienti, a contatto con i genitori) l’Assessore ha risposto: “ Mi scuso ma sono in giunta.” A questo punto ho atteso una risposta ; ciò nel rispetto delle regole di una serena dialettica propria di un percorso condiviso. Risposta che non vi è stata.”