“Capolavori svelati. La collezione Chiomenti Vassalli a Calvi dell’Umbria”è il titolo del volume a cura diClaudio Crescentini e Federica Zalabra, Manfredi edizioni, che raccoglie la totalità del materiale scientifico relativo alle opere facenti parte della Collezione Chiomenti Vassallidonata in tempi successivi, dal 2009 al 2017, al Comune di Calvi dell’Umbriaed esposta permanentemente presso il locale Museo del Monastero delle Orsoline di Palazzo Ferrini, mirabile opera di Ferdinando Fuga.
“Una collezione – come sottolineano gli autori del volume – nata inizialmente dall’amore per l’arte e il piacere di collezionare opere, oggetti e testimonianze legate ai personali interessi estetici, un interesse collezionistico che parte dal gusto intellettuale della contemplazione del bello che in seguito (…) si è andata specificando sulla scia storicistica di un più personale interesse verso la storia e quindi l’arte della Roma dei Papi del XVII-XVIII secolo”.
L’opera sarà presentata sabato 22 giugno alle ore 16.30 a Palazzo Ferrini, Museo del Monastero delle Orsoline, a Calvi dell’Umbria.
L’incontro si aprirà con un saluto augurale di Guido GrilliniSindaco di Calvi dell’Umbria, di Francesco VerdinelliConsigliere con delega alla Cultura del Comune di Calvi e della Responsabile di Sistema Museo. Con i curatori interverranno alla presentazione Roberto Civettarestauratore e Storico del restauro, Antonella PinnaDirigente Servizio Musei, Archivi e Biblioteche Regione Umbria, Claudio StrinatiStorico dell’arte e Claudia ViggianiStorica dell’arte.
La donazione, voluta dagli eredi Filippo e Carlo Chiomenti in memoria dei loro genitori Pasquale Chiomenti e Donata Chiomenti Vassalli, si è ormai affermata come uno dei momenti in cui pubblico e privato dialogano costruttivamente, in modo da diffondere e rafforzare la presenza di opere d’arte di grande bellezza e fascino in piccoli centri nazionali, trasferendo da privato a pubblico, dipinti e sculture di grandi artisti dell’età moderna. Una raccolta che, come afferma Claudio Strinati nel suo saggio in volume, “grazie alla sua suggestiva musealizzazione a Calvi dell’Umbria, offre al visitatore, sia esso uno studioso o un semplice appassionato alle cose dell’arte e della storia, una panoramica interessante e foriera di un’autentica esperienza estetica”.
Infatti, dopo decenni di collezionismo, la famiglia Chiomenti Vassalli ha considerato imprescindibile rendere pubblica e fruibile dalla collettività, una parte significativa della loro collezione con la donazione ad un ente pubblico che ha così arricchito e valorizzato la proposta e l’immagine culturale del Comune di Calvi dell’Umbria, con una serie, come recita anche il titolo del volume, di Capolavori svelati.
Oltre 100 opere fra pittura, scultura e numismatica fra le quali, per quanto riguarda i dipinti, Pietro da Cortonacon La chiamata di San Pietro e Sant’Andrea(1630 ca.), Guido Renicon laMaddalena (1634-1635), opera d’intenso naturalismo e di rara fisicità, Pieter Brueghel il Giovane con l’entusiasmante La parabola dei ciechi, nel quale riprende un famoso dipinto del padre, Pieter Brueghel il Vecchio, attualmente esposto al Museo Capodimonte di Napoli, Carlo Marattacon il Ritratto di Papa Clemente IX(1669), Jacob Ferdinant Voet, ritrattista della Roma tardo-barocca, presente in collezione con due celebri dipinti raffiguranti la Regina Cristina di Svezia e Isabella Strozzi Costagutiche fanno parte della serie dei cabinet des dames, genere nel quale si specializzò durante i suoi soggiorni romani (1663-1678; 1680-1681), oltre a uno spettacolare dipinto di Pompeo Batoni, La fuga di Enea da Troia(1775) e una preziosissima Veduta del Campo Vaccino di Vanvitelli, databile al primo decennio del XVIII secolo
Per quanto riguarda la scultura, oltre a un raffinatissimo trittico di plaquettesde Il Moderno– Adorazione dei Magi, Adorazione dei pastoried Ecce Homo– esponente fra i più noti nell’Europa del Quattro -Cinquecento per la lavorazione e la cesellatura del bronzo, la Collezione Chiomenti Vassalli ora a Calvi s’impone per la presenza di una serie di busti e bassorilievi di particolare valore storico-artistico, fra i quali spiccano quelli dedicati a Papa Clemente VIII Aldobrandini(1593 ca.) di Bastiano Torrigiani, famoso scultore manierista, collaboratore di Guglielmo della Porta e a Papa Innocenzo XI Odescalchi(1680 ca.) di Lorenzo Ottoni, artista formatosi all’interno della scuola berniniana di Ercole Ferrata.
Di particolare rilievo la numismatica, con una serie di medaglie dello Stato Pontificio coniate dal XVI secolo in poi, fra le quali, con i nuovi studi pubblicati, hanno trovato nuovi e più completi approfondimenti scientifici, quella di Ambrogio Buonvicinoper Paolo V(1605), quella di Giacomo Antonio Morie Gaspare Molaper Urbano VIII (1625) e quella di Giovanni Battista Guglielmadaper la Regina Cristina di Svezia(1682).