La proposta di modifica di legge regionale della Lega Nord Umbria, approvata all’unanimità dall’assise di Palazzo Cesaroni, pone come punto centrale la precedenza agli umbri nell’assegnazione delle case popolari.
“La modifica della legge aumenta a 5 (in precedenza erano 2) gli anni minimi di residenza sul territorio regionale o di attività stabile lavorativa, spiega il capogruppo della Lega Umbria Emanuele Fiorini, come condizione necessaria ed esclusiva per accedere ai bandi. Con tale modifica, inoltre, abbiamo dato una possibilità di accesso ai bandi ai coniugi separati che si sono visti affidare la casa di proprietà all’altro coniuge. Si tratta, secondo una recente statistica della Caritas, dei nuovi poveri e proprio a loro vogliamo offrire occasione di partecipare ai bandi. Altra modifica importante introdotta dalla Lega Nord Umbria – conclude Fiorini – è quella che riguarda l’esclusione dalla partecipazione alle graduatorie, sia a chi è titolare di beni mobili e immobili con valore superiore ai 10mila euro, sia a chi, in passato, ha occupato abusivamente un alloggio residenziale sociale pubblico”.
“Questa legge, se pure migliorabile, è un passo in avanti verso tutte quelle persone che per anni hanno versato contributi in questo paese – ha aggiunto il vicesegretario della Lega Nord Umbria Virginio Caparvi, e che sono sempre stati messi all’ultimo posto nelle graduatorie per accesso ai bandi delle case popolari”.