Duro attacco da parte delle organizzazioni sindacali dei bancari FABI FISAC/CGIL FIRST/CISL UIL.CA/UIL UNISIN alla presidente della giunta regionale Donatella Tesei che ha incontrato i vertici di CariOrvieto.
“Siamo sinceramente contenti – scrivono in una nota – che la Presidente della Regione Tesei, abbia trovato tra i suoi molteplici impegni il tempo di incontrare i nuovi vertici della CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO ed esprimere le sue considerazioni sulla situazione della banca dopo l’insediamento dei nuovi vertici aziendali nominati dalla capogruppo MEDIO CREDITO CENTRALE.
Siamo altresì sconcertati dall’intempestività, dalla scorrettezza istituzionale che la stessa Presidente ha dimostrato nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori della CR Orvieto e di tutti gli istituti di credito della regione.
Non ieri, ma da luglio 2020, ben 10 mesi fa, è giacente inascoltata la richiesta che tutti i Sindacati Regionali con viva preoccupazione, indirizzarono alla stessa Tesei per un incontro sulla situazione che si stava appalesando per il futuro della Cassa di Risparmio di Orvieto, dei suoi clienti e dei dipendenti, così come per tutte le altre Aziende di credito ubicate in Umbria che sono parimenti alle prese con piani di ristrutturazione e riorganizzazione che lasciano prefigurare conseguenze pesanti su qualità del servizio ed occupazione nel settore.
Presentarsi oggi, a giochi fatti, con un piano industriale già delineato, con chiusure e riduzioni di servizi già decisi, con il cappello in mano invocando la clemenza della corte, suona come una inaccettabile sottovalutazione dell’allarme che, in tempi non sospetti, i sindacati lanciarono nel tombale silenzio di chi oggi si proclama paladino dei clienti e territori.
Come rappresentanti dei lavoratori – concludono FABI FISAC/CGIL FIRST/CISL UIL.CA/UIL UNISIN – riteniamo inoltre sia una scorrettezza istituzionale gravissima averci escluso da qualsiasi interlocuzione non cercando, ma anzi accuratamente evitando, quelle opportune sinergie per una efficace difesa del territorio e dei dipendenti della Cassa di Risparmio di Orvieto”.
La Tesei aveva incontrati i vertici dell’istituto di credito orvietano lunedì 12 aprile insieme al sindaco di Orvieto Roberta Tardani.
Nella circostanza la Presidente Tesei aveva espresso soddisfazione, “per una complessa operazione che ha consentito di stabilizzare la Banca umbra, anche tramite un socio solido come il MedioCredito, e che al tempo stesso ha permesso di mantenere lo storico marchio con cui l’istituto è presente sul territorio nonché un’autonomia operativa testimoniata proprio dalla nomina di un Direttore Generale”.
L’incontro era stato occasione per presentare, in linee generali, il piano industriale che prevede tra l’altro un forte impegno dell’Istituto nel versante dei prestiti a famiglie ed imprese, passaggio ritenuto da Regione e Comune fondamentale e che è dimostrazione di un apprezzato approccio sociale, soprattutto in un momento complesso come quello che stiamo vivendo.
La presidente e il sindaco hanno puntato l’attenzione anche sul tema delle filiali. “Pur comprendendo, infatti, la necessità di razionalizzazione del settore – è scritto in una nota della regione – così come la presidente Tesei aveva già fatto nei confronti di altri istituti di credito operanti in Umbria, è stata espressa la ferma contrarietà al depauperamento dei servizi offerti sul territorio alla cittadinanza, soprattutto quando rappresenta l’unico sportello bancario presente. Le istituzioni hanno quindi avanzato la richiesta che il piano di ristrutturazione avvenga mantenendo comunque, seppur in forme diverse, alcuni servizi soprattutto per le pmi locali e per la clientela più anziana. Sono stati dunque richiesti impegno e attenzione particolare per quel che riguarda il ruolo sociale che la CariOrvieto deve svolgere a livello locale, attraverso, come detto, la presenza in loco, la vicinanza alle necessità alla clientela e anche, ad esempio, al fondamentale sostegno ai grandi eventi che coinvolgono il territorio”.