“Istituire una Commissione di inchiesta per l’inquinamento dell’area ternana e narnese, con il compito di
indagare e razionalizzare fonti, cause ed effetti in ordine alle particolari criticità ambientali riscontrate su detta area”. E’ quella che ha chiesto ufficialmente il consigliere regionale della Lega, Daniele Carissimi.
Una richiesta che è stata già sottoscritta da molti consiglieri regionali di maggioranza (Lega, FdI e Tesei Presidente). Carissimi auspica che venga sottoscritta anche da altri consiglieri.
“Un’iniziativa a costo zero – aggiunge Carissimi – in quanto ‘i firmatari rinunciano all’indennità di funzione e all’ufficio di supporto della Presidenza della Commissione’ normalmente previsti per le altre Commissioni, proprio
per sottolineare che l’impegno e il tempo dedicato dai futuri membri è offerto spontaneamente in ragione solo del profondo interesse pubblico dell’iniziativa. La Commissione dovrà essere ratificata con delibera
dall’Assemblea nella prossima seduta utile, sancendone la definitiva costituzione. Durerà trenta mesi e si concluderà con un documento finale”.
“È tristemente noto a tutti – aggiunge ancora il consigliere della Lega – che l’area ternana-narnese sia una delle zone più inquinate d’Italia, con criticità riscontrabili soprattutto per quel che attiene al suolo, l’aria e l’acqua. Nel territorio ricade infatti la bonifica di un sito di interesse nazionale Terni-Papigno, in grave ritardo negli interventi, una qualità dell’aria con dati allarmanti (Terni è la città del Centro Italia con i dati peggiori, con 86 giornate di media all’anno di sforamenti PM10) fino alla difficile situazione dell’inquinamento idrico con 110km quadrati di
aree interessate da fenomeni di inquinamento delle acque, che determinano la necessità di indagare cause e effetti sulla salute. A questo si aggiungono le preoccupazioni per la gestione dei rifiuti a causa della presenza di
importanti impianti di gestione dei rifiuti e un’industria pesante che genera minaccia ove non controllata ed una pianta organica degli enti deputati ai controlli ampiamente inferiore al necessario”.
” Il lavoro della Commissione può rendere finalmente edotta la cittadinanza della situazione ambientale reale di questo territorio ed indicare conseguentemente quali potrebbero essere le iniziative finalizzate alla riduzione ed eliminazione delle cause che minacciano e inquinano l’ambiente ternano-narnese. L’inquinamento della conca ternana – conclude Carissimi – è un problema che non può più essere rimandato dovendolo affrontare con
chiarezza, razionalità, programmazione, condivisione e professionalità, mettendo al bando il metodo finora adottato basato su spot propagandistici, fatti di strumentalizzazioni o colpevoli omertà, con superficiali allarmismi o vigliacchi silenzi. I cittadini che devono sapere dove vivono, cosa respirano per poter capire come scegliere, che hanno diritto di essere resi partecipi e destinatari di soluzioni concrete”.