Lunedì scorso sono ripresi i lavori di scavo e restauro nel “Quartiere Nord – Est” dell’area archeologica di Carsulae, lavori iniziati sotto la direzione scientifica della Soprintendenza nel 2013 e da quest’anno diretti, su concessione ministeriale, dall’Associazione Culturale Astra Onlus (Associazione per lo studio del territorio la ricerca e l’archeologia).
I lavori sono diretti dagli archeologi Luca Donnini e Massimiliano Gasperini, in collaborazione con la professoressa Jaye Mackenzie – Clark ed il suo gruppo di studenti della Macquire University di Sidney.
Nel team sono presenti anche i restauratori Nicola Bruni e Angelica Catozzi, che cureranno le operazioni di restauro alla fine della campagna di scavo.
Tutte le operazioni di scavo vengono svolte in stretta collaborazione con le Cooperative sociali ACTL e ALIS, che gestiscono i servizi culturali del Centro Visita “U. Ciotti” e dell’area archeologica di Carsulae e che hanno sempre affiancato e sostenuto l’importante iniziativa scientifica.
Gli obiettivi della presente campagna di scavo sono molto ambiziosi, poiché si punta, con una serie di scavi mirati, a comprendere la cronologia delle varie fasi di ricostruzione che hanno riguardato la città romana di Carsulae e le motivazioni.
L’area oggetto di intervento infatti, nonostante si collochi in un punto periferico della città, riveste una particolare importanza, poiché è a diretto contatto con una grande dolina, che corrisponde allo sfondamento di una cavità carsica sotterranea, la cui genesi può aver pesantemente influenzato l’evoluzione urbanistica di Carsulae.
Sono già emersi, durante le attività di ripulitura dell’area interessanti reperti, tra cui un dado da gioco romano in osso, monete e frammenti fittili ed in vetro.
Sono inoltre in programma, ogni giovedì alle 10.00, visite guidate ai cantieri di scavo in corso nel parco archeologico (info: 0744334133).
Le operazioni di scavo e di restauro sono attualmente sostenute direttamente dall’associazione culturale Astra e dal suo team, che è alla ricerca di sponsor e mecenati interessati a sostenere l’iniziativa culturale.
L’intervento infatti è rientrato all’interno dell’Art Bonus ministeriale, un’iniziativa dell’attuale governo che permette ai sostenitori di usufruire di un credito d’imposta pari al 65% dell’importo donato..
Ogni informazione di dettaglio è disponibile nel sito ministeriale www.artbonus.gov.it.