Il Comune di Terni ha partecipato al bando del programma Por Fesr 2007 – 2013 Asse II, Attività b2 Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale e culturale presentando il progetto preliminare per la funzionalizzazione del teatro romano ubicato nell’area archeologica di Carsulae.
Il progetto è risultato vincitore ottenendo il finanziamento per complessivi 400.000 euro.
L’intervento è consistito nel riuso funzionale nel rispetto dell’analisi filologica degli elementi costituenti il teatro romano: innanzitutto la ricostruzione della gradinata destinata al pubblico limitatamente alla parte più bassa (ima cavea) della cavea originale che si estendeva in alto (summa cavea) sostenuta dai muri radiali ancora visibili. I posti a sedere realizzati sono circa 400 (la capienza del teatro originale è stata stimata di 2000 posti) e le strutture interamente lignee hanno un impatto molto limitato in quanto sono rispondenti ai criteri di sostenibilità e reversibilità propri della ingegneria naturalistica.
Le proporzioni dei nuovi gradoni e delle tre scale di distribuzione sono state desunte dalle misure degli elementi architettonici originali ancora presenti nel sito. Il progetto ha previsto anche la ricostruzione del palcoscenico che come in origine è stato realizzato con un tavolato. La riproposizione del palco (pulpitum), dopo uno studio filologico dei resti, nella posizione e delle dimensioni del teatro originale, permette il riuso dello stesso come avveniva un tempo consentendo all’azione scenica di svolgersi sia sul palco che nello spazio semicircolare dell’orchestra. Alle spalle del palcoscenico il teatro romano presentava un edificio scenico quale fondale per le rappresentazioni, lo scenae frons, molto sviluppato in altezza e caratterizzato da elementi decorativi quali colonne, cornici e trabeazioni. Di quest’importante elemento architettonico che occludeva quasi totalmente agli spettatori la visuale sullo spazio circostante e che differenziava fortemente il teatro romano dal modello greco, si è voluta vivificare la memoria riproponendo la sagoma semplificata delle tre porte sceniche che si aprivano sulla parete di fondo: la Porta Regia al centro e le due simmetriche Porte Ospitali ai lati.
Tali porte sono state realizzate con un semplice profilo metallico di limitato impatto visivo ma funzionali nell’obbiettivo di una reintegrazione dell’immagine del monumento storico. Uno specifico studio dell’illuminazione del nuovo intervento nel sito archeologico, garantisce la realizzazione di un’ambientazione suggestiva e di notevole impatto. Un nuovo percorso di accesso che collega direttamente il centro visite al teatro, di ridottissima pendenza e opportunamente illuminato, permetterà la fruizione del monumento e degli spettacoli a persone con ridotte capacità deambulatorie.
Inaugurazione il prossimo 30 giugno, dalle ore 18.