Come per la prima stagione ( andata in onda con successo a marzo 2019) anche in questa seconda stagione della serie Tv “Il silenzio dell’acqua” , il venerdì su Canale5, c’è la firma del ternano Leonardo Valenti che, insieme a Jean Ludwigg, ha scritto il soggetto e la sceneggiatura. La regia è di Pier Belloni
“Il silenzio dell’acqua” è un noir classico con la polizia che deve fare luce su un duplice, efferato omicidio, quello di una madre (Sara) e di suo figlio 16enne (Luca) : lei uccisa con un coltellata al petto, lui freddato con un colpo di pistola. Dalla macelleria si salva la piccola Giulia che vaga nella notte in campagna e viene tratta in salvo dal vice questore Luisa Ferrari (Ambra Angiolini). Ci sarebbe, in verità, un antefatto. Il vice questore Ferrari che chiede al suo collega Andrea Baldini (Giorgio Pasotti con un occhio tumefatto)…”che cosa hai fatto?” Vien da pensare, qualcosa di sbagliato ma, credo, lo scopriremo alla fine. Così come alla fine scopriremo l’autore o gli autori del duplice delitto.
Nel frattempo il nostro Leonardo ha disseminato qua e là indizi che fanno indirizzare i sospetti su diversi soggetti: per esempio un marito violento dal quale la donna uccisa stava per separarsi chiedendo l’affido esclusivo dei figli; per esempio quello di un tossico che potrebbe aver agito durante un furto finito male; per esempio il gestore dell’albergo “Riviera”, una donna, che si ritrova in mano (e brucia) il foulard rosso di Sara; per esempio il titolare della palestra che frequenta il marito della donna assassinata che compra il silenzio del tossico e cancella un messaggio audio dal suo telefonino; per esempio, da ultimo ma non ultimo, il cognato della donna barbaramente uccisa, che ha una profonda ferita sul braccio destro e una grossa macchia di sangue sulla camicia. Camicia che infila subito nella lavatrice.
Dunque sono tanti i possibili autori di quell’omicidio che si consuma a Castel Marciano, nei pressi di Trieste.
Bravissimi Ambra Angiolini (tormentata e dolente) e Giorgio Pasotti (perfetto nel ruolo di poliziotto dal cuore tenero). Ha in mente di sposarsi ma il ritorno improvviso del padre del figlio della sua compagna lo turba e lo preoccupa. Oltre il fatto di doversi trasferire presso la questura di Trieste dove lavora la Ferrari. A volte le occasioni cambiano il corso degli eventi. Chissà, lo chiederemo a Leonardo.
Valenti e Ludwigg hanno confezionato un ottimo prodotto. Un delitto, in questo caso duplice, con tanti colpevoli e nessun movente certo (perde subito consistenza quello del furto finito male). Il dispiegamento degli indizi complica la vita allo spettatore. Dunque, il compito è stato assolto più che bene dagli sceneggiatori.
Bravo Leonardo, come sempre.
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