Il 9 ottobre 1919 nasceva il pittore ed incisore ternano Otello Fabri. Per rendere omaggio all’artista e celebrare questo centenario il “Centro Internazionale della Grafica” e la “Galleria Venezia Viva”di Venezia hanno organizzato tre importanti iniziative.
Nella sede di “Amor del libro” in D.D. Ca’ Foscari 3253, sabato 12 ottobre, verrà presentata la Cartella “Venezia cinque acqueforti di Otello Fabri” che l’artista ternano realizzò nel 1975 al Centro Internazionale della Grafica e stampate presso la stamperia Venezia Viva. La cartella contiene anche la presentazione originale di Enrico Buda del 1975. Le cinque incisioni, con altre incisioni dell’artista, rimarranno in mostra per tutta la prossima settimana.
Il critico d’arte Enzo Di Martino, poi, presenterà: “Otello Fabri nel centenario della nascita”, un ricco volume-catalogo di oltre 150 pagine tutto illustrato a colori con molte opere dell’artista in particolare quelle dedicate a Venezia. Del volume, curato da Enzo Di Martino e Silvano Gosparini rappresentanti storici del Centro Internazionale della Grafica e della Galleria Venezia Viva, verrà fatta anche una edizione in cofanetto, in numero limitato, contenente una incisione di Fabri del 1993, raffigurante Venezia, che verrà ristampata per l’occasione da Venezia Viva.
E’ noto come Otello Fabri abbia amato tanto Venezia da considerarla la sua seconda città. Lui stesso lo dichiara nella videointervista realizzata pochi giorni prima di morire nel dicembre 2001. Per tutti gli anni Settanta dello scorso secolo, Fabri ha soggiornato a lungo a Venezia perfezionando la sua attività di incisore, che per altro era già brillantemente espressa, presso il Centro Internazionale della Grafica, producendo nel contempo una cospicua quantità di oli, pastelli, acquerelli dedicati alla città lagunare ed esponendo più volte le sue opere alla “Galleria dell’Incisione Venezia Viva” a Rialto. Sicuramente questo è stato un periodo importante della sua produzione artistica volta alla continua ricerca della luce, di un colore sempre più luminoso.
“Fabri ha bagnato i suoi pennelli negli intrighi dei canali veneziani” scriveva Mariano Apa presentando una antologica dell’artista nel 1994; “Fabri ha subito fortemente il fascino di Venezia– ha notato Nicola Micieli presentando l’antologica del 2012 – lo hanno impressionato i colori smaltati, gli ori, la luminosità della città lagunare”.
Nel seguito degli anni, sino alla sua scomparsa, Otello Fabri ha sviluppato, in organiche e fantasiose variazioni, il suo mondo ormai chiaramente affermato.