Qualche inciampo di natura tecnica ed anche di atteggiamento civico per lo svolgimento dei vaccini tra il personale delle scuole medie ed elementari. Intanto c’è un fenomeno di rifiuto, abbastanza contenuto in verità, di qualche insegnante di sottoporsi alla vaccinazione anti covid con quello a loro assegnato e cioè AstraZeneca. Poi alle scuole medie non sono in tanti ad averlo fatto, qualche professore ha l’appuntamento a giorni mentre in pochi non riescono a prenotarlo nel sistema informatico perché non hanno l’età e quindi stanno aspettando. A Narni Centro c’è anche chi non lo farà per motivi di salute e qualcuno “novax”. Si scopre che i permessi scolastici per andare a vaccinarsi sono poi da recuperare, dopodiché i professori rientrano in classe. Alcuni di loro lo hanno fatto al di fuori dell’orario di lavoro senza problemi. Un numero di “assenza” dal vaccino più consistente sembra interessare le scuole medie superiori anche se i numeri non sono ancora disponibili.
Marco Mercuri, il vicesindaco di Narni, si sta interrogando non sulle scelte, la vaccinazione è facoltativa, ma sul comportamento: sarebbe opportuno che gli insegnanti che non intendano vaccinarsi facessero conoscere in anticipo la loro volontà, così da evitare problemi al Centro Vaccinale di Narni, una struttura sanitaria così importante in questo momento. A scusante dei novax c’è da dire che non c’è numero di telefono con cui parlare, perché si può prenotare tramite internet o in farmacia, senza possibilità di comunicare la propria scelta.
E’ anche fonte di discussione come sia possibile che gli anziani narnesi vengano anche indirizzati ad Amelia per la vaccinazione, in località Paticchi, zona che è scomoda da raggiungere, come tutta la sanità amerina, ospedale in testa.