La Cgil critica alcune scelte che la regione sta facendo in questi giorni e che riguardano il territorio ternano. In particolare preoccupa il sindacato la messa in discussione della realizzazione del nuovo ospedale Narni-Amelia e il tagli ai trasporti pubblici.
“Non condividiamo la messa in discussione dell’ospedale Narni-Amelia. E i tagli al Tpl avranno conseguenze anche sul piano ambientale.
Gli annunci e le dichiarazioni della nuova giunta regionale di questi giorni – scrive il segretario provinciale Claudio Cipolla – prefigurano scelte politiche su temi di interesse generale che riteniamo preoccupanti e non condivisibili, soprattutto rispetto al territorio ternano.
Non è sicuramente condivisibile la rimessa in discussione della realizzazione dell’ospedale Narni-Amelia che, per quanto ci riguarda, deve essere costruito nel rispetto degli impegni e degli accordi fino ad oggi sottoscritti.
Va colta l’opportunità di una discussione vera sul modello di sanità che si vuole definire in Umbria riaffermando che il rapporto tra aziende ospedaliere e servizi sanitari territoriali rappresenta la priorità su cui intervenire. La “mission” delle diverse realtà sanitarie va definita interpretando al meglio le necessità e i bisogni dei cittadini, come rappresentato dalla comunità di Narni e Amelia.
È altresì preoccupante – aggiunge Cipolla – l’annuncio del taglio al trasporto pubblico locale, che ridurrà gli attuali servizi ai cittadini, penalizzando soprattutto le fasce più deboli, i centri più periferici della nostra provincia e creando problemi occupazionali ai lavoratori del settore. Ridurre il Tpl inoltre, aumenterà inevitabilmente l’uso di mezzi privati, facendo crescere l’inquinamento cittadino ed aggravando, sotto il profilo ambientale, una situazione già critica. Tutto ciò in evidente contrasto con la necessità di riduzione delle emissioni inquinanti.
A tal proposito, crediamo che sulle vicende ambientali del Ternano – scrive ancora il segretario della CGIL – la politica anziché dar vita a commissioni di inchiesta su una situazione già analizzata, nota e definita grazie al lavoro degli organi competenti, dovrebbe agire e compiere delle scelte con indirizzi precisi per affrontare i problemi che tutti conosciamo.
Come sindacato abbiamo su questi temi sempre svolto il nostro ruolo contrattuale, mettendo al centro il lavoro, la sostenibilità ambientale, e i servizi ai cittadini. Lo abbiamo fatto costringendo, attraverso gli accordi aziendali, le diverse imprese ad effettuare investimenti in questa direzione.
Per parte nostra proseguiremo a farlo, ma è necessario, se cambiamento deve esserci, come ripetutamente annunciato dalle attuali amministrazioni, compiere anche scelte politiche e di indirizzo per un diverso modello di sviluppo.”