La vittoria contro il Pisa aveva riportato i 6.000 tifosi allo stadio e la sconfitta contro il Venezia rischia di ricacciarli fuori dal Liberati perché la delusione è stata talmente grande dopo una partita deludente e persa con un punteggio umiliante. Si può tranquillamente affermare che la vittoria dei lagunari non fa una grinza ma al tempo stesso è opportuno affermare che è stata favorita da un atteggiamento molle, morbido, imbarazzante dei rossoverdi. Eppure le motivazioni per far bene c’erano tutte ma evidentemente sono rimaste negli spogliatoi. E così reazione impalpabile agli errori, forse è meglio definirli orrori, commessi in occasione dei gol dei lagunari che avrebbero potuto conseguire una vittoria ancora più larga se si aggiungono ai 4 gol anche un rigore parato da Iannarilli e una traversa colpita da Hristov. Insomma, è stata una Ternana troppo fragile, incapace di proporre gioco e di proteggersi nella fase difensiva lasciando libere le fonti di gioco del Venezia, Tessmann su tutti, di imbastire le azioni senza incontrare avversari sulla loro strada.E la partita di ieri ha anche dimostrato che la Ternana attuale non ce la fa a reggere tre attaccanti contemporaneamente in campo: Favilli, Falletti e Partipilo è un lusso che al momento non ci si può permettere. Almeno in partenza quando il risultato è in equilibrio.Ora capire quale potrà essere il riflesso della pesante sconfitta sul morale della squadra è difficile da immaginare ma di certo si dovranno rinserrare le fila, accantonare polemiche sterili alla ricerca dei colpevoli perchè il finale di campionato non sarà una passeggiata della salute visto che i rossoverdi dovranno affrontare nell’ordine, Cagliari e Como in trasferta e Sud Tirol e Frosinone in casa.
foto di copertina di Alberto Mirimao