È stata una pattuglia della Polizia Stradale in servizio lungo l’autostrada A1 nei pressi di Orvieto, durante il controllo di un autoarticolato che trasportava acqua, a notare un’anomalia nelle registrazioni del cronotachigrafo.
Risultava, infatti, un periodo di riposo che però non era conciliante con quanto verificato dagli accertatori visto che poco prima a causa dello scoppio di due pneumatici il veicolo sarebbe dovuto risultare in marcia.
A questo punto gli agenti della Stradale hanno deciso di approfondire i riscontri delle attività di guida del conducente scoprendo che l’autotrasportare risultava in riposo dalle ore 14 del giorno prima pur avendo guidato ininterrottamente. Naturalmente, l’uomo ha tentato di negare la manomissione del cronotachigrafo tentando di ricondurre l’anomalia contestata ad un possibile improvviso malfunzionamento dell’apparecchiatura. Ma per i poliziotti questa spiegazione non era plausibile ed infatti, di lì a breve, sono riusciti a scoprire una sofisticata manomissione dello strumento di registrazione il cui funzionamento veniva alterato tramite l’inserimento di una scheda elettronica che, comandata dall’autista con un apposito telecomando, falsificava le registrazioni facendo apparire condizioni di riposo del conducente quando invece si trovava alla guida del mezzo.
L’autista ed il suo datore di lavoro sono stati, pertanto, denunciati all’autorità giudiziaria per la rimozione dolosa di apparecchi di prevenzione per gli infortuni sul lavoro, al conducente è stata anche inflitta una sanzione amministrativa di oltre 1.700 euro con l’immediato ritiro della patente di guida, mentre il veicolo industriale è stato sottoposto a sequestro penale.