Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 7 gennaio. E’ morto oggi a Città di Castello Carlo Fuscagni, giornalista e dirigente Rai di lungo corso, in cui era stato tra l’altro direttore di Rai1 dal 1988 al 1993. Ad annunciarlo è il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi. Fuscagni infatti era nato proprio a Città di Castello. “Ci ha lasciati oggi un grande uomo prima di tutto, innamorato della sua città e delle sue origini che ha sempre rivendicato con orgoglio – scrive il sindaco – Un professionista elegante e colto del giornalismo , della televisione e del cinema, ambiti che lo hanno visto a lungo protagonista di successi e progetti che ancora oggi tutti ricordano con doverosa gratitudine. Carlo Fuscagni, tifernate doc, come il fratello Nino, scomparso qualche anno fa, era soprattutto un simbolo, un volto noto della Rai, il servizio pubblico, dove ha ricoperto incarichi di primissimo piano alla guida della Rete e del Tg ‘ammiraglia’ accanto ad un altro giornalista di primissimo livello come Sandro Ceccagnoli, altro tifernate a lungo capo-redattore del Tg1. Carlo Fuscagni ha legato la brillantissima carriera anche alla sua città dove ha ricoperto soprattutto il ruolo di presidente del Festival delle Nazioni adoperandosi fattivamente per promuovere a livello internazionale l’immagine della città e delle numerose eccellenze attraverso la presenza costante negli anni ’80 e ’90 di tante celebrità della televisione, del cinema, dello spettacolo e della cultura. Un pezzo di storia del nostro Paese che con orgoglio ricorderemo attraverso la sua figura e quello che ci lascia in eredità in termini di valori e punti di riferimento”.
Fuscagni è entrato in Rai nel 1960 lavorando al telegiornale, al settimanale Tv7, coordinando rubriche culturali e dirigendo alcuni varietà oltre a essere responsabile del settore cinema. Nel 1979 è stato tra i “fondatori” della terza rete Rai diretta da Giuseppe Rossini. Nel 1980 è passato alla Fininvest di Silvio Berlusconi, come direttore generale di Canale 5. Un anno dopo è rientrato in Rai occupando il ruolo di assistente del direttore di Raiuno, poi vice direttore per due anni e infine direttore della rete per cinque anni, dal 1988 al 1993 anno in cui ha ricevuto il Premio Hystrio dedicato al Videoteatro. Successivamente è diventato presidente della Rai Corporation a New York e presidente della Sipra. Dal 1994 al 1995 è stato anche assistente dell’allora direttore generale della Rai Franco Iseppi e inoltre, dal 1995, coordinatore dei programmi Rai per il Giubileo 2000. Nel 2003 ha collaborato con la direzione relazioni esterne per le celebrazioni dei 50 anni della tv italiana.