Il Comitato per l’abolizione della Tassa Tevere Nera – allargato ad altre realtà territoriali fra cui Spoleto, Narni, Massa Martana e i comuni dell’amerino – ha definito alcune iniziative per rimettere al centro del dibattito il tema annoso della tassa di bonifica che colpisce pesantemente i cittadini e le attività economiche di questi territori.
Il Comitato ritiene indispensabile un coinvolgimento di tutte le forze politiche e istituzionali – si legge in una nota firmata da Leo Venturi, Moreno Montori e Gabriele Vacata – per capire, di fronte al radicale mutamento degli assetti istituzionali delle nostre città e della Regione se, rispetto al passato, vi è una diversa sensibilità e consapevolezza dell’assurda vessazione cui sono sottoposti tantissimi cittadini Umbri. Il concetto di pari dignità fra i diversi territori, ribadito in più occasioni dalla stessa presidente Tesei, deve essere sostanziato da fatti concreti e non rimanere la solita affermazione vuota di contenuti.
Conciliare la razionalizzazione delle competenze con l’affermazione del concetto di pari dignità e trattamento fiscale fra le diverse realtà territoriali è un diritto dei cittadini e un dovere realizzarle da parte delle Istituzioni. Il Comitato, a tal riguardo, ha ribadito che la strada da percorrere per superare l’annoso problema, prosegue la nota, è quella di trasferire le competenze in materia di tutela idrogeologica del territorio dal Consorzio all’Agenzia Regionale della Forestazione, finanziata dalla fiscalità generale e quindi anche dai cittadini ternani, che in tantissima parte dell’Umbria svolge questa funzione. Il Comitato ritiene assurdo il silenzio del sindaco di Terni su questo tema visto, fra l’altro, il contributo di circa due milioni di euro che i cittadini ternani sono chiamati a versare al Consorzio Tevere Nera. Ciò vale anche per l’intero Consiglio Comunale che, ad oggi, non ha prodotto nessun atto in materia. Per queste ragioni, entro il mese di marzo, il Comitato organizzerà un’iniziativa pubblica a Palazzo Spada invitando a partecipare tutti i rappresentanti istituzionali locali e regionali. Tale iniziativa sarà preceduta da assemblee che si terranno sui diversi territori al fine di coinvolgere anche i proprietari dei terreni la cui stragrande maggioranza non ricevono benefici e servizi dal Consorzio ma che sono tenuti a pagare cifre esorbitanti.
Il Comitato giudica positivamente tutte le iniziative e prese di posizioni che alcuni Consiglieri regionali hanno assunto, anche pubblicamente, in queste settimane – conclude la nota – e auspica anche la presentazione di atti istituzionali in grado di impegnare l’intero Consiglio Regionale e la stessa Giunta a esprimersi su queste problematiche.