Una interrogazione per chiedere alla Giunta regionale di chiarire come intenda rendere omogenei i bandi dei Comuni umbri nel rispetto delle norme nazionali e regionali relative alla concessione di posteggio per il commercio al dettaglio su aree pubbliche. A presentarla ed illustrarla in aula, durante il question time, il consigliere del Pd Carla Casciari, ricordando come in Umbria, siano 77 i mercati settimanali, con circa 2.300 attività di commercio ambulante aperte nel secondo semestre del 2016. La Casciari ha spiegato che l’atto ispettivo “scaturisce dalla segnalazione di alcune difformità nell’applicazione della normativa e dall’esigenza di riallineare tempi e punteggi di priorità, dato che alcuni Comuni stanno procedendo, tramite bando, alla riassegnazione delle concessioni di posteggio per periodi di tempo disomogenei rispetto a quanto previsto dalla legge nazionale e regionale”.
La risposta è stata affidata all’assessore Fabio Paparelli. “Il commercio ambulante – ha detto – deve essere riqualificato, affinché torni ad essere una forma di valorizzazione delle eccellenze del territorio. La Giunta – ha aggiunto – ha recepito l’intesa Stato-Regioni in base alla quale venivano individuati i criteri per il rilascio e il rinnovo dei permessi per il commercio su aree pubbliche. Le autorizzazioni – ha spiegato l’assessore Paparelli – vengono rilasciate dai Comuni nel rispetto delle normative vigenti e abbiamo informato le Amministrazioni comunali sull’imminente pubblicazione dei criteri per la stesura dei nuovi bandi. Criteri che saranno licenziati entro il mese di settembre e poi trasmessi a tutti i Comuni, proprio per garantire l’uniformità dei bandi su tutto il territorio regionale”. L’Assessore umbro ha sottolineato come l’8 giugno scorso, la Regione abbia chiesto ai Comuni di indicare la situazione relativa sia alle autorizzazioni dei posteggi fuori mercato rilasciate successivamente all’intesa, sia ai titoli riferiti al commercio in aree pubbliche in forma itinerante. Tra qualche giorno – ha concluso – si avrà la situazione complessiva, emaneremo i criteri e chiederemo alle Amministrazioni comunali di attenercisi”.