La curiosità è concentrata sui possibili candidati a sindaco di Terni. A pochi sta a cuore, sembra, quel che si vuol fare per Terni e i suoi problemi. E così vai con le danze dei nomi, con gli identikit del primo cittadino ideale.
Il Pd sta lavorando già alla lista o alle liste (una civica, o una civica e una col simbolo), ma alla fin fine, a via Mazzini, si tratta solo di trovare uno molto, ma molto coraggioso. Anche se nel partito c’è chi continua a pensare che il risultato del 4 marzo sia stato di “sostanziale tenuta” e che alle amministrative si potrà contare sul famoso zoccolo duro. Anni addietro la sinistra sotto un certo livello non poteva andare: c’era sempre un folto gruppo di fedelissimi tenuti insieme dall’appartenenza di classe e dall’ideologia. Oggi lo zoccolo duro , se c’è, è tenuto insieme da altri tipi di collante, e francamente appare un qualcosa di tutto diverso, più vicino alle truppe cammellate.
Dal centrodestra è uscito, nei giorni scorsi, una specie di identikit che ha spiazzato qualche commentatore politico, anche se esso era praticamente la fotografia di Stefano Fatale. C’è chi la considera solo una boutade. E comunque per il momento – come ha sollecitato il neo deputato Raffaele Nevi – si deve lavorare per un’alleanza solida del centrodestra. Perché la Lega scalpita, “gasata” com’è dal risultato del 4 marzo. Qualcuno tra i dirigenti ternani ha annunciato che il candidato il carroccio l’ha già individuato e sarà come “una bomba atomica”.
E il Movimento Cinque Stelle? Boh, per ora si sa solo che la candidata a sindaco della scorsa tornata elettorale, Angelica Trenta, non sarà nemmeno in lista, per scelta sua. Ma il suo impegno politico – ha assicurato – continuerà forte come prima: in effetti chi si dimentica i decibel dei suoi improperi contro il sindaco allora in carica?
Alla fine, ovviamente, il candidato lo troveranno tutti gli schieramenti. Ma i cittadini ternani sono chiamati alle urne solo per mettere un like su una fototessera? Mentre cercano volontari o “bombe atomiche” partiti e movimenti non dovrebbero anche far sapere quali idee hanno in testa per questa città? Quale Terni futura immaginano? E restando all’oggi: che si fa col dissesto finanziario del Comune in corso? Che si propone – ad esempio – per il centro in declino caratterizzato dalle saracinesche abbassate? Che cosa per la periferia e i servizi? E il traffico, va bene così? Il lavoro, l’occupazione, la solidarietà? E l’aria che respiriamo?
Per ora c’è solo la proposta della Lega che vuol mettere in stato d’assedio la stazione ferroviaria. Un po’ poco.