Lo scorso 4 maggio una donna di 45 anni di San Gemini si è presenta al Comando Stazione Carabinieri per presentare una querela per una truffa subita dopo la clonazione della propria carta di credito, avvenuta pochi giorni prima, con il conseguente addebito di due diversi acquisti per un totale di poco inferiore a 1000€. Gli accertamenti immediatamente esperiti dai militari hanno consentito di verificare che l’addebito era conseguente all’acquisto online dapprima di un televisore e poi di due droni presso una società avente sede a Roma.
Le modalità della truffa erano consistite nella ricezione, da parte della donna, di un falso sms sul proprio cellulare apparentemente riconducibile all’istituto bancario presso cui aveva acceso il conto corrente, con il quale veniva avvisata sia tramite “alert” di una movimentazione sospetta sul proprio conto, che di una telefonata da lì a dieci minuti da parte di un operatore dell’istituto bancario.
Infatti la donna, pochi minuti dopo, ha ricevuto una telefonata da un uomo con accento napoletano che le ha chiesto conto di due acquisti da lei mai effettuati. Il fantomatico operatore l’ha invitata quindi ad autorizzare con i propri dati “biometrici” i movimenti affinché potesse poi stornarli dal proprio conto. Immediatamente dopo aver effettuato quanto chiesto dal finto operatore bancario, la denunciante si rendeva conto della possibile truffa subita, accertando l’effettivo danno dopo aver contattato il proprio istituto di credito.
Gli accertamenti dei Carabinieri consentivano di risalire all’utenza utilizzata dal truffatore dalla cui analisi risultavano, poi, diverse ulteriori truffe consumate su tutto il territorio nazionale con le stesse identiche modalità. Nello specifico sono state rintracciate nove diverse truffe, il cui oggetto è risultato sempre essere materiale elettronico e vestiti (televisori, telefoni cellulari, hi-fi, consolle, ma anche abbigliamento da uomo e da donna di marca) per un totale di circa 12.000€.
Dall’esame del traffico telefonico, nonché dagli approfondimenti investigativi, sono emerse univoche circostanze che riconducevano quale autore della truffa ad un 31enne napoletano, già noto alle Forze dell’ordine, che dopo una perquisizione domiciliare eseguita dai Carabinieri a Napoli su delega della Procura della repubblica di Terni, è stato denunciato.