Un 2016 impegnativo ma contraddistinto da una tranquillità sociale dovuta in buona parte ad una capillare attività preventiva che ha funzionato bene. Così il Prefetto di Terni Angela Pagliuca ed il Questore di Terni Carmine Belfiore, tracciando un bilancio delle attività svolte e dei risultati raggiunti nel corso dell’anno che sta per finire. Il Prefetto ha ricordato come il 2016 sia stato un anno ancora contrassegnato dalla crisi economica, dall’emergere di nuove povertà, dalle problematiche connesse all’immigrazione, ai quali si sono aggiunti gli eventi sismici che hanno colpito duramente la nostra regione. Ha poi illustrato l’azione svolta dalla Prefettura nel corso dell’anno a partire dal coordinamento delle Forze di Polizia nell’azione di prevenzione generale e di garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma anche in materia di difesa e protezione civile, di accoglienza dei migranti richiedenti asilo che, attualmente, nella nostra provincia sono 620, ospitati in 81 strutture distribuite in 16 Comuni. Il Prefetto Pagliuca ha ricordato i diversi tavoli di coordinamento istituiti in Prefettura per la prevenzione delle truffe di natura finanziaria agli anziani, per la promozione della cultura della sicurezza nelle scuole, per la sicurezza stradale, per la prevenzione dei furti, rapine e atti vandalici agli autotrasportatori, per la sicurezza delle manifestazioni calcistiche. Oltre ai vari Piani e Protocolli sottoscritti nel corso dell’anno: per la ricerca delle persone scomparse, con l’Acciai Speciali Terni, per l’attività di volontariato dei migranti. Il Questore Belfiore ha evidenziato come i dati dei delitti relativi al 2016 indichino la prosecuzione di un trend positivo avviato già da alcuni anni, con una diminuzione complessiva dei reati, soprattutto quelli predatori. Di converso, ha sottolineato, sono aumentati gli arresti ed i sequestri di stupefacenti. Si tratta di indicatori che confermano l’ottimo lavoro svolto in provincia dalle Forze di Polizia, improntato ad un elevato livello di coordinamento e di scambio informativo, in stretta sintonia con la magistratura. Ma determinante, secondo il Questore, è quel dialogo aperto con i cittadini che permette agli operatori di intervenire tempestivamente e fa sentire i ternani più sicuri.