L’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche, esprime la “piena solidarietà” nei confronti dei due dipendenti dell’azienda di trasporto che, durante i servizi di controllo del possesso dei titoli di viaggio sulla tratta urbana di Città di Castello, sono stati aggrediti da due diciannovenni che erano a bordo senza biglietto.
Nel condannare fermamente l’accaduto, l’assessore ribadisce la sua vicinanza “a tutti coloro che svolgono servizio pubblico e che sono in prima linea nel porsi a disposizione di tutti i cittadini”.
“Ho sollecitato io stesso – aggiunge Melasecche – – l’adozione degli interventi necessari per il ritorno alla regolarità nella bigliettazione. Fino a poco tempo fa l’evasione aveva assunto percentuali inaccettabili ed era quasi politicamente corretto tollerare che solo pochi acquistassero il biglietto o l’abbonamento per viaggiare sui mezzi del trasporto pubblico. Con questa Giunta regionale è cambiata la cultura del rispetto delle regole e l’evasione, che gravava alla fine sul costo del servizio, si è ridotta di molto. Verrà azzerata con l’imminente gara del TPL, poiché verrà introdotta la digitalizzazione del controllo di chi sale e del riempimento degli autobus”.
“Leggere peraltro che giovani stranieri, come nel caso di Città di Castello, siano dediti ad episodi di aggressione nei confronti del personale che fa il proprio dovere, episodi questi di una certa frequenza – sottolinea Melasecche -, obbliga a riflessioni ulteriori sulla loro presenza nei nostri territori. Chi è ospite deve a maggior ragione rispettare le istituzioni del Paese che lo accoglie e quanti svolgono il proprio lavoro, ovunque questo accada, sui mezzi pubblici, negli ambulatori o nelle carceri ove chi è ristretto deve necessariamente osservare comportamenti di rispetto delle leggi dello Stato”.
Il fatto cui fa riferimento l’assessore Melasecche si è verificato il 22 febbraio. Due ragazzi stranieri erano saliti a bordo dell’autobus senza il biglietto e quando i due dipendenti di Busitalia gliel’hanno chiesto hanno dato in escandescenze spintonandoli e azionando la leva d’emergenza. Sono stati denunciati per lesioni personali, minacce, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di servizio pubblico.