Allarme su un pullman partito da Roma e diretto in Umbria. Alcuni passeggeri , impauriti dalla presenza a bordo di due cittadini asiatici che indossavano mascherine, hanno chiesto controlli per verificare le loro condizioni di salute. Il pullman, pertanto, è stato fermato a Settebagni. Sul posto è arrivato personale sanitario da Roma che ha effettuato i controlli , che hanno comunque dato esito negativo.
Cessato l’allarme il pullman ha ripreso regolarmente il suo viaggio.
Del caso è stato informato anche l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto.
Intanto la regione Umbria ha attivato una Task Force.
“In seguito alla segnalazione dei primi casi accertati in Italia di persone contagiate dal Coronavirus, la Regione Umbria ha tempestivamente attivato una Task Force per affrontare in maniera efficace e coordinata eventuali situazioni che dovessero manifestarsi sul territorio regionale – ha annunciato l’assessore Coletto – è in fase di attivazione un numero verde regionale dedicato accessibile già dai primi giorni della prossima settimana e sempre attivo, 24 ore su 24. Inoltre, sul sito istituzionale della Regione Umbria è stato inserito un banner collegato direttamente al sito del Ministero della Salute”.
Già da diversi giorni, è operativo un Tavolo istituito presso l’Assessorato Salute della Regione Umbria, composto dal Direttore generale e dai suoi collaboratori, dai Commissari straordinari delle Azienda Sanitarie e dai direttori dei reparti e servizi coinvolti nella gestione del problema.
Tale Tavolo ha proceduto alla stesura delle linee di indirizzo, dei protocolli, delle modulistiche e dei materiali informativi per definire la presa in carico e la gestione diagnostica e clinica dei pazienti che presentino segni o sintomi sospetti di una contratta infezione.
“Le esperienze precedenti (Sars e H1n1) – ha ricordato l’assessore Coletto – hanno permesso al sistema sanitario regionale e ai suoi professionisti di mettere a punto protocolli per l’efficiente gestione dell’attuale fenomeno. L’Assessorato alla Salute, la Direzione regionale alla Sanità e le Direzioni delle Aziende Sanitarie, sono certi dell’efficacia delle misure poste in atto e delle azioni di gestione in sicurezza dei pazienti sospetti e dei loro contatti”.
“Tutta la rete di prevenzione – aggiunge l’assessore – fa affidamento, infine, sul buon senso di ciascun cittadino e sulla piena collaborazione dei mezzi di informazione, nel trasmettere alla comunità messaggi rassicuranti anche sull’efficienza del sistema sanitario regionale, in modo da limitare qualsiasi forma di allarmismo ingiustificato”.
Si ricorda che, sulla base delle indicazioni validate dagli organismi internazionali e nazionali, al momento le persone a rischio sono coloro che hanno avuto una permanenza nelle zone colpite dall’epidemia e coloro che hanno avuto con essi contatti nei 14 giorni antecedenti all’eventuale comparsa dei sintomi caratteristici di una sindrome di tipo influenzale (febbre, tosse, difficoltà respiratorie).
Intanto una imprenditrice cinese ha avanzato la richiesta di acquisto , a FederFarma Umbria, di ben 100 mila mascherine. “Numeri fino ad ora a noi sconosciuti – ha detto il presidente di Federfarma Umbria,Augusto Luciani. Nelle nostre strutture sono praticamente esaurite ma stiamo ripristinando le scorte.”