Le affermazioni rilasciate dal professor Alberto Zangrillo (https://terninrete.it/notizie-di-terni-coronavirus-zangrillo-clinicamente-non-ce-piu-nelle-ultime-24-ore-75-vittime-33-in-lombardia/) hanno scatenato una serie di reazioni molto dure.
“Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal Professor Zangrillo con frasi quali il ‘ virus clinicamente non esiste più’ e che ‘ Terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità'”. Questa la reazione del professore Franco Locatelli, presidente del consiglio superiore della sanità e membro del comitato tecnico scientifico (che consiglia il governo sulle decisioni da prendere).
“Basta guardare al numero di nuovi casi confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del virus”.
“Aver incrementato di molto i posti di terapia intensiva è un merito enorme del sistema sanitario nazionale, poiché ha permesso di offrire una risposta clinica a tanti malati che altrimenti non avrebbero potuto essere adeguatamente curati. Inoltre – afferma Locatelli – questi posti rimarranno disponibili per chi in futuro ne avrà bisogno anche per situazioni cliniche diverse da COVID-19.
Dovremmo tutti rallegrarci che le misure di lock-down abbiano prodotto gli effetti sperati contenendo la diffusione epidemica con risparmio di tante vite umane e questo risultato inconfutabile deve spingere a continuare sul percorso della responsabilità dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese”.
“E’ altrettanto chiaro, anche a occhi non esperti – conclude il professor Locatelli – che la gestione clinica dei malati è certamente oggi facilitata dal minor numero di casi rispetto a quelli osservati nei giorni di picco e da quanto si è imparato in questi mesi. Questi sono i fatti concreti, il resto opinioni personali”.
Secondo lo pneumologo Luca Richeldi, componente de comitato tecnico scientifico “”Il virus circola ancora ed è sbagliato dare messaggi fuorvianti che non invitano alla prudenza”. “E’ indubitabilmente vero e rassicurante il fatto che la pressione sugli ospedali si sia drasticamente ridotta nelle ultime settimane. Non va però scordato che questo è il risultato delle altrettanto drastiche misure di contenimento della circolazione virale adottate nel nostro Paese.”Peraltro – aggiungeRicheldi – è bene ricordare che la circolazione virale è un processo dinamico, per cui la gradualità e la cautela nella ripresa delle attività economiche e sociali devono rimanere la nostra priorità. Soprattutto alla luce delle riaperture del 3 giugno.
“Del resto, basta vedere come purtroppo la situazione sia molto diversa in Paesi, come Russia, Messico o India, nei quali queste misure non hanno potuto essere così efficaci e non hanno dato i confortanti risultati che vediamo nel nostro Paese”.
Interviene anche il governo attraverso Sandro Zampa, sottosegretario al ministero della sanità: “”Il virus non c’ è più? E’ un messaggio sbagliato che rischia di confondere gli italiani. Al Comitato tecnico scientifico va la stima del Governo – ha affermato Zampa . Secondo alcuni esperti, del virus Covid-19 non ci sarebbe più traccia in giro per l’ Italia. Se le cose vanno meglio questo è merito delle misure di lockdown assunte dal Governo. In ogni caso, in attesa di evidenze scientifiche a sostegno della tesi della scomparsa del virus, della cui attendibilità saremmo tutti felici, invito invece chi ne fosse certo a non confondere le idee degli italiani, favorendo comportamenti rischiosi dal punto di vista della salute.”