“Siamo in una fase fisiologica. Superato il picco della seconda ondata dell’epidemia Covid tra fine novembre ed inizio dicembre, in Umbria la curva sta ora avendo una riduzione della flessione, ma il virus sta ancora circolando”.
E’ il quadro tracciato da Marco Cristofori del nucleo epidemiologico della Regione nella consueta videoconferenza di aggiornamento settimanale sull’andamento della pandemia.
“I dati stanno evidenziando un calo dell’incidenza anche nelle aree più a rischio dell’Umbria, ha detto Cristofori, gli attualmente positivi stanno diminuendo, in fase di scesa anche i ricoveri, quelli in terapia intensiva sono passati da 78 a 46, piccola flessione anche per i decessi, ma ci sono enormi oscillazioni. L’Rt medio negli ultimi 14 giorni è 0,75, dallo 0,61 della scorsa settimana, sta leggermente risalendo perché la curva non sta scendendo come prima. Il rapporto fra tamponi e positivi, nella settimana 7/12 dicembre, è 7,32. Comunque le azioni poste in atto hanno agito in maniera omogenea su tutte le fasce d’età. Attualmente le classi in quarantena in Umbria sono 31: 22 nel perugino e 9 nel ternano. I bambini in quarantena sono 708: 483 nel perugino e 225 nel ternano.”
“La fascia d’età 0-24 anni – ha spiegato Carla Bietta – è quella con più positivi asintomatici, asintomatici che sono più uomini che donne e diminuiscono con l’età. I dati inducono ancora alla cautela. L’epidemia è entrata nella fase centrale con l’inverno. I comportamenti individuali sono fondamentali per non far riprendere il picco al Coronavirus.”
Il commissario per l’emergenza Antonio Onnis ha illustrato il piano per la vaccinazione anti Covid.
“Siamo nell’ambito di una strategia coordinata a livello europeo e nazionale. L’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi di vaccini. Saranno coinvolti sei produttori, che avvieranno le forniture da febbraio, mentre la distribuzione del vaccino Pfeizer sarà anticipata ai primi giorni di gennaio.
Nella prima fase saranno distribuite 16.308 dosi destinate a operatori sanitari, ospiti ed operatori delle Rsa e agli over 80. Si stima una decina di giorni per concludere le dosi. La seconda fase riguarderà progressivamente il resto della popolazione. La campagna vaccinale durerà un anno o un anno e mezzo e produrrà quella che io preferisco definire ‘immunità di comunità’, ma ne vedremo gli effetti non prima di diversi mesi.”