Ha fatto registrare qualche problema la prenotazione della vaccinazione anticovid per i nati dal 1941, consentita progressivamente al compimento degli 80 anni.
“Poco prima delle ore 12 di oggi, ha spiegato l’amministratore di Umbria Salute Giancarlo Bizzarri, le prenotazioni erano circa 10 mila, il doppio rispetto ad una settimana fa. Ora si attende l’ok del sistema per altre 4 mila. Rispetto alle prime prenotazioni, circa il 90% dei cittadini si è registrato online. Il sistema non è caduto, c’è una certa lentezza per il numero elevato di accessi ma tutto procede per il meglio”.
Il punto vaccinazioni è stato illustrato dal commissario all’emergenza Covid in Umbria Massimo D’Angelo.
“Del vaccino Pfizer abbiamo ricevuto 51 vassoi e ne abbiamo utilizzati 37, ha spiegato,4 vassoi sono in programmazione per la prima dose la prossima settimana e 13 sono programmati per la seconda dose. Del vaccino Moderna abbiamo 4.300 dosi e ne abbiamo utilizzate 2.000. Ne arriveranno il 27 febbraio 4.300 e 3.300 andranno ai medici di medicina generale, a partire dal 1 marzo, per i pazienti fragili. Del vaccino Astra Zeneka abbiamo ricevuto 15.000 dosi, se verrà rispettato il piano di consegna mensile arriveremo a 46.000 dosi e già 22.000 sono state programmate per il personale scolastico, 6.000 per le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco, 2.500 per gli istituti penitenziari e le restanti dosi per tutti i servizi essenziali. Vogliamo vaccinare nei tempi più brevi quante più persone possibili aumentando le dosi fino al 90% diminuendo le scorte. Intendiamo implementare i punti vaccinali anche con doppi turni, ha concluso il commissario D’Angelo, ma servono i vaccini, servono le dosi prima di tutto. Obiettivo è rendere i punti vaccinali quanto più possibili capillari sul territorio. Importanti saranno anche i medici di medicina generale. Integrando le forze potremo incrementare significativamente anche i numeri della campagna”.