“Ci vorrà tempo e tantissima gradualità.” A dirlo è stato il ministro della sanità, Roberto Speranza ospite, ieri sera, nel Talk Show de La7, “DiMartedì”, di Giovanni Floris.
“Dovremo immaginare una organizzazione che ci consenta di uscire dal blocco totale. Partiremo dalle cose più essenziali per la ripresa, quindi dalle attività produttive, ma in sicurezza. Poi con il massimo della gradualità costruiremo delle modalità che riguardino coloro che non sono impegnati in tali attività essenziali. Ci sono paesi che hanno riaperto prematuramente, come nel caso di Hong Kong e in alcune aree della Cina, e hanno poi dovuto richiudere.Quindi – per la fase 2 – sono necessarie molta cautela e gradualità.”
Dunque i primi risultati positivi che indicano che la curva epidemica ha iniziato la sua discesa lasciano il governo e il comitato scientifico (che suggerisce i provvedimenti) molto prudenti.
Il timore è che un allentamento dei provvedimenti provochi assembramenti, anche perché il bel tempo potrebbe spingere molti a spostarsi per i ponti del 25 aprile e del 1 maggio. Tanto che sono in molti a ipotizzare un lockdown almeno fino a domenica 3 maggio. Ma sarà il presidente del consiglio Giuseppe Conte, prima di Pasqua, a dire agli italiani cosa accadrà.
“In questo momento – ha detto il ministro Speranza – l’indice di contagio R con zero è leggermente sotto il dato 1 ed è un risultato straordinario se pensiamo che eravamo a 3-4, cioè un soggetto positivo ne infettava altri 3 o 4, fino a qualche settimana fa. Per questo non dobbiamo abbassare la guardia. Stiamo lavorando al domani ma anche nella fase 2 dovremo convivere con il virus, perché il virus non scomparirà.”