L’Umbria reagisce al fatto di essere stata accostata alla Lombardia come regione a medio-alto rischio di diffusione del contagio del coronavirus. Né è bastata a calmare le acque la nuova “pagella” dell’Istituto Superiore di Sanità che colloca ora la nostra regione fra quelle a basso rischio con un indice RT sceso a 0,53.
“Abbiamo una curva discendente da tanto tempo e tutti i parametri, nessuno escluso, che ci danno oggi come la regione più tranquilla e sicura d’ Italia”, ha sottolineato la governatrice Donatella Tesei.
A oggi in tutta la regione ci sono soltanto 71 positivi, con il numero dei guariti, 1.284, che si avvicina sempre di più a quello dei positivi totali, 1.429; con 18 ricoverati, solo due dei quali in terapia intensiva.
“Non sono un tecnico ma ho capito che questo meccanismo proprio non funziona” ha sottolineato ancora la Tesei in una intervista a Radio 24. “E’ una cosa veramente aberrante – ha aggiunto – perché non ha riguardo dei numeri reali i quali invece ci dicono che noi in questo momento siamo la migliore regione italiana.
Queste notizie stanno assolutamente creando danni ad una regione che invece è già ripartita e in sicurezza”.
“Il meccanismo va adeguato e sistemato. Ho parlato con il presidente dell’ Iss Brusaferro perché i nostri dati non sono solo tranquillizzanti ma di più”.
“Andrebbero tenuti in considerazione i numeri reali che abbiamo – ha precisato la governatrice – perché basta fare un confronto con tutti quelli di altre regioni per capire in quale situazione è l’ Umbria. In questi mesi abbiamo gestito la pandemia dal territorio e non siamo mani andati in crisi anche nei ricoveri in ospedale. Se si utilizza un sistema con il quale se uno parte da contagi nulli e poi si ritrova un contagiato e ci sta un moltiplicatore assurdo che ci fa passare davanti a chi ne ha trovati 100 c’ è qualcosa che non funziona”.
“Queste notizie – ha evidenziato ancora Donatella Tesei – stanno assolutamente creando danni ad una regione che è pronta ad ospitare turisti per le vacanze che da noi si possono fare in tutta sicurezza”.
LA LEGA: DISINFORMAZIONE SULL’UMBRIA
“Anche oggi su 1400 tamponi effettuati risultano zero contagi – scrivono i parlamentari umbri della Lega – sulla base di questi dati e delle recenti precisazioni dell’istituto superiore di sanità, continuare ancora a dipingere l’Umbria come una regione a medio -anziché basso- rischio Covid, attraverso deduzioni prive di ogni evidenza scientifica, significa fare disinformazione. Una superficialità grave e insistente che sta penalizzando commercianti, operatori turistici e il sistema produttivo umbro in generale. Presenteremo un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai (per le notizie diffuse dal Tg1) , soprattutto alla luce dei chiarimenti forniti dal Ministro della Salute e dall’ISS in merito alla effettiva incidenza del parametro Rt in termini reali. L’Umbria non è una regione da cui stare lontani. La Lega Umbria si farà sentire e allo stesso modo vorremmo che i consiglieri regionali e i parlamentari umbri del PD si facessero sentire presso il Ministro Boccia, che rappresenta il loro stesso partito, per consigliarlo di smettere di diffondere dati che non rispecchiano la realtà dei fatti e che rischiano solo di danneggiare la ‘nostra’ Umbria”.
“Sono veramente sconcertato dalla narrazione, sul famoso Rt, portata avanti in questi giorni dai membri del governo, dagli scienziati e dagli esperti, amplificata da alcuni media nazionali, che hanno disegnato l’Umbria come una delle Regioni più a rischio al pari della Lombardia. Oggi invece dal presidente dell’Istituto superiore di Sanità Brusaferro scopriamo che qui in Umbria ci sono stati dei piccoli casi, subito rientrati e che la situazione della regione e’ tranquilla. Credo – ha affermato il parlamentare umbro di Forza Italia Raffaele Nevi – sia ora di farla finita con questo terrorismo nei confronti di questo territorio. Ci aspettavamo un rapido intervento per rettificare ed invece a distanza di giorni il ministro agli affari regionali Boccia alimenta falsità e questo per noi non è più accettabile. Questi errori sono allucinanti e hanno comportato un danno d’immagine incalcolabile del quale qualcuno dovrà rispondere senza se e senza ma”.
In serata è arrivata una dichiarazione del ministro della salute Roberto Speranza: “la situazione in Umbria non ha mai destato preoccupazione – ha detto il ministro – soprattutto dopo i nuovi dati dell’Istituto Superiore della Sanità che colloca la regione fra quelle a basso rischio covid.”