“Siamo fiduciosi di poter arrivare alla fine dell’anno scolastico, poi accelerare ancora con le vaccinazioni e riprendere a settembre con ancora maggiore sicurezza”.
Lo ha detto il ministro della salute Roberto Speranza, ospite questa sera Che Tempo Che Fa”, Fabio Fazio, Rai3, in riferimento alla riapertura, quasi completa, in presenza, delle scuole.
“Oggi ci sono 13 milioni di somministrazioni di vaccino fatte e da 3 settimane la curva vede un primo segno di piegatura. Con grande franchezza – ha aggiunto il ministro – dico che siamo consapevoli che c’ è un elemento di rischio con l’ aumento movimenti ma il governo ha fatto una scelta che difendo con forza. Grazie alle misure adottate nel mese di marzo e in queste 2 settimane abbiamo accumulato un piccolo tesoretto e abbiamo deciso, a due mesi dalla fine dell’ anno scolastico, di investirlo sulla scuola come architrave della società italiana che ha pagato un prezzo altissimo”.
SULLE POSSIBILI RIAPERTURE
“Abbiamo bisogno di molta gradualità, di molta attenzione, di non bruciare le tappe, perché bruciare le tappe significherebbe vanificare il lavoro che abbiamo fatto e i sacrifici delle persone. Io sono consapevole – ha affermato il ministro della salute – della difficoltà , soprattutto, di tante attività commerciali, di tante attività economiche , di tante famiglie che vivono il disagio, ora però noi possiamo provare, gradualmente , con molta accortezza, molta prudenza, a capire come possiamo gestire un momento in cui le misure producono gli effetti e la vaccinazione sale. All’ incrocio fra questi due elementi, con grande attenzione e grande accortezza possiamo programmare settimane in cui mi auguro ci possano essere meno limitazioni ma dobbiamo farlo con grande cautela perché bruciare le tappe può produrre degli effetti. E la vicenda della Sardegna dimostra esattamente questo. La variante inglese è molto veloce”.
SU ASTRAZENECA
“E’ un vaccino efficace e sicuro, il Presidente del consiglio Draghi è stato vaccinato con AstraZeneca, il commissario Figliuolo, il capo della protezione civile, Curcio. Su AstraZeneca c’è stato un problema di comunicazione – ha detto Speranza – sono convinto che AstraZeneca sia un’arma importante di cui noi disponiamo. Funziona e salva la vita. Ora i paesi europei hanno deciso di utilizzarlo con raccomandazione per le persone che hanno più di 60 anni , in seguito ad alcuni eventi che ci sono stati, anche se rarissimi, su persone, in particolare le donne sotto i 60 anni ma AstraZeneca funziona e lo dimostra il caso della Gran Bretagna che lo utilizza in larghissima parte”.
“Anche la seconda dose sarà somministrata con AstraZeneca – ha sottolineato il ministro – perché i dati che abbiamo ci indicano che se non c’è stata una reazione avversa nel primo passaggio, non ci sarà nella seconda, questo dicono i nostri scienziati”.