“La Regione Umbria, in stretto contatto con il Governo, il Prefetto di Perugia e tutte le istituzioni ha messo in campo le misure utili a garantire la salute dei cittadini sul territorio regionale”: la rassicurazione è della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che stamani insieme al prefetto di Perugia , Claudio Sgaraglia, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i contenuti dell’ordinanza adottata per definire ulteriori interventi per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da coronavirus. Erano presenti l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, rappresentanti della Giunta regionale e dell’Assemblea legislativa, il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario.
Dopo aver ringraziato i Prefetti, i Rettori delle Università di Perugia, tutte le Istituzioni, i Comuni, la Protezione civile, i sanitari, i volontari, gli operatori della comunicazione e tutti gli attori coinvolti in questa delicata fase, la presidente Tesei ha sottolineato che “l’intento di tutti è quello di creare le condizioni migliori per evitare che si possano verificare sul territorio regionale dei focolai che favoriscono la diffusione dell’infezione, ma al tempo stesso di garantire ai cittadini il normale svolgimento delle attività quotidiane, quindi lavorative e ludiche, a partire dall’attività scolastica che non sarà sospesa”.
Scuole aperte quindi, ma anche università e uffici con una segnalazione: i familiari di minori o di maggiorenni di età dovranno informare il servizio di igiene e sanità pubblica di eventuali situazioni di rischio (provenienza da zone a rischio o contatti con casi sospetti). Saranno invece sospesi fino al 15 marzo i viaggi d’istruzione.
La presidente illustrando i contenuti dell’ordinanza ha espresso soddisfazione “per aver raggiunto un risultato che in prima persona ha chiesto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al commissario straordinario, Angelo Borrelli, nel corso della riunione del Tavolo di coordinamento nazionale”, seguito dalla presidente Tesei in collegamento dalla sede della Protezione civile di Foligno.
“Ho chiesto di non andare in ordine sparso e di adottare da subito linee omogenee per le Regioni che hanno condizioni simili – ha spiegato – e questa ordinanza, che potrà subire delle modifiche in seguito all’evoluzione della situazione, va proprio nella direzione di garantire il controllo dell’emergenza e la sicurezza dei cittadini, evitando misure eccessivamente restrittive. Dal Governo è arrivato un segnale importante per il paese e per la nostra regione”.
“In questo momento – ha aggiunto la Tesei – bisogna tenere alta l’attenzione e, adottando le precauzioni dovute, dobbiamo lavorare tutti insieme per evitare quelle situazioni che penalizzerebbero la nostra regione anche sul versante del turismo com’è successo dopo il sisma del 2016”.
Dopo aver espresso preoccupazione per i risvolti di questa emergenza sull’economia, la presidente ha reso noto che stamani il consiglio dei ministri “ha recepito un’altra precisa istanza da noi fortemente voluta”, grazie alla quale le ditte produttrici di presidi di protezione medica, del tipo mascherine o disinfettanti, dovranno coprire il fabbisogno nazionale prima di esportare i loro prodotti.”
Il sindaco di Terni, Leonardo Latini, in riferimento alla ordinanza di oggi della presidente della Regione in merito alle misure di prevenzione e gestione emergenza Coronavirus, sottolinea che chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi 14 giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, compresi i comuni italiani dove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus, DEVE comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria, pertanto i numeri per il territorio del comune di Terni sono: 0744 204345, 204335, 204330, servizio di igiene e sanità pubblica, viale Bramante 37 Terni. Nell’eventualità che la persona interessata contatti il medico di base, il numero verde regionale 800636363, il 118, saranno queste strutture a informare comunque il Dipartimento di prevenzione.
L’elenco aggiornato dei comuni italiani interessati alle misure urgenti di contenimento del contagio sono riportati nel sito istituzionale della regione dell’Umbria.