Come previsto la lotta alla diffusione del Coronavirus ha cambiato anche le tradizioni religiose legate alla messa della notte di Natale. La messa della mezzanotte a Terni verrà celebrata in Duomo da Mons. Giuseppe Piemontese alle ore 18. Insomma, quest’anno Gesù Bambino lo faremo nascere in anticipo, speriamo capirà e ci perdonerà.
Non è la sola novità imposta dalle restrizioni e dal buon senso. Il tradizionale pranzo di Natale per i poveri, accolti nei locali della curia, è stato annullato.
Lo scorso anno furono circa 150 le persone che pranzarono con il vescovo. Una consuetudine avviata dall’allora vescovo Mons. Vincenzo Paglia nel Natale del 2000.
QUI AL NOTIZIA, CON FOTO E INTERVISTA ALL’ORGANIZZATRICE ANTONELLA CATANZANI DEL PRANZO DELLO SCORSO ANNO
Il pranzo sarà in qualche modo sostituito dalla consegna di un pacco alimentare a 150 persone, mercoledì 23 dicembre , alle ore 16,30, in Duomo. Si tratta di persone abitualmente assistite dalle associazioni caritative della diocesi, coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana “San Valentino”, ma anche intere famiglie che vivono particolari situazioni di bisogno in questo periodo di pandemia, che sono state indicate dalle parrocchie
“Quest’anno abbiamo allestito un presepe affollato da una umanità sofferente per gli strazi del Covid e grandemente incerta sulla propria sorte – scrive il vescovo Giuseppe Piemontese nel suo messaggio per il Natale. Malattia, morti, disagio economico e sociale, limitazioni delle relazioni sociali, scuola a distanza, incertezza e angoscia per il futuro colpiscono tutti i popoli del mondo. La scienza e la politica hanno promesso un messia, che dovrebbe salvare l’umanità: il vaccino anticovid-19. Occorreranno sforzi finanziari e organizzativi immani per raggiungere ogni essere umano, che vive sulla faccia della terra. Molti saggi ci dicono che queste malattie dell’umanità provengono da un mondo malato, alla deriva. Forse altri virus dovranno essere combattuti in futuro. Se non cambiano gli stili di vita, le abitudini e l’orgogliosa convinzione di un progresso all’infinito, di una libertà senza limiti, di egoismi temerari, l’umanità resterà sempre a rischio pandemia o di trasformazioni catastrofiche. Il Natale di quest’anno, riportato alla originaria dimensione più intima e spirituale, vuole essere richiamo e riferimento per un mondo salvato dal messaggio delle Beatitudini, proposte da Gesù e che porta alla felicità e ad una vita piena. Da duemila anni un Bambino richiama al valore bello della vita e alla fraternità, in una convivialità di bellezza, di umanità, di pace, di contemplazione e di festa per donne e uomini, amati da Dio. Porto a tutti l’augurio che possiamo sconfiggere il virus-corona e accogliere il messaggio del Bambino di Betlemme”.
Oggi mons. Piemontese sarà al carcere di vocabolo Sabbione a Terni, cortile esterno, per la consegna dei 250 panettoni per i detenuti e la polizia penitenziaria offerti dalla Caritas diocesana e dall’associazione di volontariato San Martino; domani 22 dicembre il vescovo porterà il saluto , dal cortile esterno, agli anziani della residenza di Collerolletta di Terni mentre si recherà in preghiera all’ospedale di Terni il 23 dicembre.
Il giorno di Natale il vescovo celebrerà la messa nella concattedrale di Narni alle ore 11 e alle 17,30 nella concattedrale di Amelia.