“La recente apertura di un ulteriore centro commerciale ha fatto registrare una minore frequentazione del centro città e molte sono le apprensioni da parte dei piccoli imprenditori del commercio; il dibattito su questi temi è particolarmente acceso, occorre una visione d’insieme con la quale intervenire con azioni utili a sostenere e promuovere il tessuto del piccolo commercio della città, così come avviare un gran “lavoro di squadra” che possa portare con il coinvolgimento di tutti gli interessati (associazioni e rappresentanti di categoria) ad una progettualità complessa e di sostegno. A parer mio esiste un delicato equilibrio commerciale già ben compromesso da scelte del passato che hanno favorito taluni penalizzando il piccolo commercio e che occorre dopo anni di nuovi pesanti insediamenti commerciali di grandi dimensioni fermarne con decisione l’apertura di nuovi”.
Lo afferma il consigliere di Terni Civica, Michele Rossi riferendosi alla possibilità di ampliamento concessa al “Cospea Village” dalla determinazione, precisamente la numero 1761 della Direzione Urbanistica del Comune di Terni che ha dato il via libera al progetto di ristrutturazione e ampliamento dell’attuale superficie di vendita del centro commerciale che passerà dagli attuali 8.759 metri quadrati ai 9579 metri quadrati , con un incremento quindi di 820 metri quadrati (618 mq destinati alla grande distribuzione commerciale e 202 mq alla galleria commerciale). “Non si tratta di aumento volumetrico ma di un cambio di destinazione dell’uso della superficie commerciale esistente e precisamente da superficie destinata a scorte a superficie di vendita – precisa il consigliere Rossi.”
PREOCCUPATI E INDIGNATI
“Tale scelta ha già destato preoccupazione e indignazione perché interpretata come ulteriore possibile danno al resto del piccolo tessuto commerciale di questa città. E’ per questo che ho inteso interrogare l’esecutivo per conoscere l’iter di tale richiesta e le motivazioni del suo accoglimento, e le valutazioni fatte da tutti i soggetti coinvolti nella conferenza dei servizi; tutti i pareri, autorizzazioni, concessioni, nullaosta o atti di assenso comunque acquisiti dalla conferenza dei servizi – ha sottolineato il consigliere di Terni Civica il quale ha o precisato che nell’atto ha “chiesto se nella complessità dei pareri e delle competenze sulla materia questa Amministrazione, per scelta sostenuta da motivazioni concrete ed oggettive, avrebbe potuto negare tale autorizzazione (con riferimento alla adozione da parte dell’A.C. dell’atto di programmazione di cui l’Art. 11 L.R. Umbria n.10/2014 e smi con quanto conseguente a norma dell’art.6 del Regolamento Regione Umbria n.1/2018). Allo stesso tempo ho chiesto tutta la documentazione concernente la questione in oggetto”